Si indeboliscono le Borse europee a
metà pomeriggio nonostante l'apertura positiva di Wall Street.
Milano cede lo 0,64%, mentre Londra perde lo 0,3%, Parigi lo
0,6% e Francoforte lo 0,7%. I listini europei scontano i dati
sull'inflazione galoppante in Germania, Italia e Francia mentre
i prezzi di gas ed energia ritoccano i massimi in vista
dell'inverno imminente. Sul fronte della ripresa preoccupano
l'andamento del pmi manifatturiero in Cina, sceso sotto quella
'quota 50' che marca il confino tra crescita e contrazione, e la
crescita maggiore delle attese dei sussidi di disoccupazione
negli Usa.
In Europa vanno male le utility (-1,1%), i titoli legati al
turismo (-1,2%) e le auto (-0,8%) mentre tengono farmaceutici
(+0,5%), semiconduttori (+0,7%) ed energia (+0,5%). A Piazza
Affari soffrono Tim (-2,3%), peggiore tra le tlc europee, Enel
(-1,6%) e Nexi (-1,5%), fiacche anche Saipem (-1%), che conta il
calo del petrolio (-2% il Wti), Bper (-0,8%) e Prysmian (-0,7%).
In controtendenza Recordati (+2,1%), Fineco (+1,5%) e Inwit
(+0,8%). Bene anche Mediobanca (+0,8%), con il patto che si
rafforza attorno al management dopo l'affondo di Del Vecchio
sulla governance. Fiacca invece Generali (-0,4%) mentre
Cattolica continua a perdere terreno (-0,7%) dopo che il cda ha
giudicato congrua l'opa del Leone, deludendo le attese del
mercato per un rilancio.
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