Ha prevalso il segno meno davanti
agli indici di Borsa in Asia e Pacifico nell'ultimo giorno della
settimana di contrattazioni per il moltiplicarsi dei contagi da
variante Delta del coronavirus. Con gli occhi degli investitori
sul report semestrale di politica monetaria della Fed e in
attesa del G20 di Venezia hanno ceduto Tokyo (-0,63%), Taiwan
(-1,15%), Seul (-0,96%) e Sidney (-0,93%). Ancora aperte Hong
Kong (+0,97%), Shanghai (-0,01%), Singapore (+0,57%) e Mumbai
(-0,42%). Positivi i futures sull'Europa, dopo lo scivolone
della vigilia, contrastati invece i contratti sugli indici Usa,
con il Dow Jones in rialzo e il Nasdaq in arretramento.
In rialzo le quotazioni del greggio dopo le scorte
settimanali Usa (Wti +0,27% a 73,14 dollari al barile), mentre
prosegue il calo delle quotazioni dei metalli, con il ferro
(-3,27%a 1.169 dollari la tonnellata) e l'alluminio (-2,3% a
2.442 dollari la tonnellata) in maggiore difficoltà rispetto
all'acciaio (-0,2% a 5.399 dollari la tonnellata) e al rame
(-1,4% a 9.323 dollari la tonnellata). Segno meno anche per
l'oro (-1,02% a 1.799 dollari l'oncia). Sul fronte valutario si
rafforza il dollaro sull'euro, sullo yen e sulla sterlina. Sulla
piazza di Tokyo difficoltà per il comparto auto sull'onda lunga
delle immatricolazioni in Cina. Suzuki cede il 2,8%, Honda lo
0,66% e Toyota lo 0,26%. Contrastati i bancari Mitsui (+1,13%),
Daiwa (+0,97%) e Nomura (-0,4%).
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