Sanpellegrino, storico marchio
delle acque minerali e delle bibite non alcoliche, chiude il
2020 con un fatturato di 893 milioni di euro (-8,1%) e 3,5
miliardi di bottiglie prodotte. "I risultati sono stati
influenzati, soprattutto in Italia, della contrazione
dell'horeca legata al calo dei consumi, durante il lockdown
imposto dall'emergenza Covid-19", sottolinea in una nota, l'a.d
Stefano Marini.
In questo contesto è stato moderato il calo dell'export
(-2,8%) che rappresenta il 64% del fatturato complessivo del
gruppo. Le esportazioni sono cresciute principalmente negli
Stati Uniti, primo mercato del gruppo, trainato dall'acqua
minerale S.Pellegrino (+8,6%) e dalle bibite (+13,7%), in Russia
dove i due brand hanno fatto registrare complessivamente un
+27,7% e in Cina (+28%) dove l'incertezza legata al virus è
diminuita e c'è stato un incremento dell'80% delle vendite di
Acqua Panna. In Italia il calo dell''out of home' causato dalla
pandemia, con contrazione del business dell'azienda è stato
compensato parzialmente dalla crescita dell'e-commerce (+36%) e
dalla tenuta del canale retail.
Quanto all'anno in corso "i dati dei primi mesi delineano un
trend positivo: ci sono tutte le premesse e siamo fiduciosi di
continuare a crescere", conclude l'amministratore delegato.
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