Borse europee positive nel finale
con gli indici Usa in rialzo (Dow Jones +0,5% e Nasdaq +1,32%)
dopo dati che hanno allontanato la temuta stretta monetaria
della Fed. In rialzo le criptovalute dal Bitcoin (+11,8%) ad
Ethereum (+13,2%), che cedono comunque rispettivamente oltre il
17,3 e il 24,8% rispetto a 7 giorni fa. Salgono l'euro e la
sterlina nei confronti del dollaro, mentre segna il passo il
greggio (Wti -0,73% a 62,9 euro) pur con le scorte settimanali
Usa in ribasso. Sotto pressione i metalli ad eccezione dell'oro
(+0,57% a 1.88 dollari l'oncia), mentre scende a 117 punti lo
spread tra Btp e Bund tedeschi, con il rendimento dei titoli
decennali in flessione di 5,8 punti all'1,005%.
Rialzi per Milano (+0,6%), seguita da Madrid (+0,18%),
precedute entrambe da Londra (+0,73%, Parigi (+0,94%) e
Francoforte (+1,32%). In Piazza Affari soffrono i bancari Banco
Bpm (-2,17%) e Bper (-1,04%), sui dubbi per il mantenimento
delle agevolazioni alle fusioni tra Gruppi da parte del Governo.
Più caute Intesa (-0,38%) ed Mps (-0,33%), in lieve rialzo
Unicredit (+0,1%). Bene nel resto d'Europa Commerzbank (+0,8%),
Sabadell (+0,7%), Credit Agricole (+0,61%) e Bnp (+0,52%).
Debole il colosso britannico della distribuzione Kingfisher
(-0,66%) dopo la trimestrale diffusa anche da Tim (-0,35%). In
ordine sparso i petroliferi Repsol (-0,9%), Total (-0,43%),
Shell (-0,22%), Eni (-0,6%) e Bp (+0,05%) che ha avviato una
campagna di reclutamento per i propri siti eolici al largo delle
coste. In luce gli automobilistici Daimler (+3,13%), spinta
dalle stime sulle vendite di autocarri, Ferrari (+1,99%),
Volkswagen (+1,25%), dopo la raccomandazione d'acquisto di
Citigroup e Stellantis (+1,55%), sull'onda lunga dell'accordo
con Foxconn e dopo le vendite di auto in Europa.
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