Le vendite di Campari nel primo
trimestre sono state pari a 397,9 milioni (+10,5% su base
totale, o +17,9% a livello organico). Se confrontate con il
primo trimestre 2019, che rappresenta la base di riferimento
invariata rispetto all'impatto Covid 19, la crescita organica è
stata pari al 12,1%.
L'effetto perimetro è stato leggermente negativo (-0,8%),
l'effetto cambi è risultato negativo e pari a -6,6%,
principalmente guidato dalla svalutazione del dollaro americano
e delle valute dei mercati emergenti. L'utile del gruppo prima
delle imposte è stato pari a 64,8 milioni, in aumento del
112,1%. L'utile del gruppo prima delle imposte rettificato, che
esclude le rettifiche per proventi (oneri) operativi e
finanziari, nonché la rivalutazione al fair value
dell'investimento nella joint venture sudcoreana per un
ammontare totale netto positivo pari a 0,7 milioni, è pari a
64,1 milioni, in crescita del'84,7%.
Il gruppo lancia intanto la divisione Rare, un nuovo
approccio per affermare il marchio tra i principali player del
segmento degli spirit luxury. Oltre agli Stati Uniti, è previsto
uno sviluppo dell'iniziativa Rare, arricchita con le migliori
espressioni dal portafoglio dei brand leader del gruppo italiano
in selezionati mercati europei e in Australia, nonché nel canale
e-commerce.
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