Negativa la seduta di metà
settimana a Piazza Affari (-1,3%), in linea col resto delle
principali Borse europee, mentre le previsioni di primavera
della Commissione europea sono di una recessione storica
nell'Eurozona, col Pil in Italia stimato a -9,5% quest'anno e un
rimbalzo a +6,5% nel 2021. Lo spread Btp-Bund ha chiuso in
salita a 248 punti e hanno patito le banche, a partire da Fineco
(-4,9%), ma anche Ubi (-2,2%), Intesa (-2,1%) il giorno dopo i
conti del trimestre, Bper (-1,1%), Unicredit (-0,8%) nella
giornata della trimestrale e Banco Bpm (-0,7%). Pesanti i
petroliferi, da Tenaris (-3,8%) a Eni (-3%) e Saipem (-2,9%),
col nuovo calo del greggio (wti -5,5% a 23,21 dollari al
barile), che ha favorito Pirelli (+4,2%).
In fondo al listino principale Cnh (-6,5%) coi conti del
trimestre e Prysmian (-5,1%). Male Azimut (-3%) e Poste (-2,8%).
In rosso Fca (-0,6%) con gli analisti che ipotizzano nuove
condizioni per la fusione con Peugeot. Brillante Amplifon
(+5,2%), bene Leonardo (+1,9%) e Campari (+1,1%) il giorno
successivo ai conti. Lusso in perdita, soprattutto con Moncler
(-2,7%), meno Ferragamo (-0,3%).
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