L'incontro presso il ministero del
Lavoro, tra i sindacati e Tim, dopo che nei giorni scorsi la
società ha annunciato l'intenzione di ricorrere alla cassa
integrazione per 29.000 dipendenti, è stato "deludente". Lo
definiscono così, le segreterie nazionali di Slc Cgil-Fistel
Cisl-Uilcom Uil. I sindacati credono che alcuni temi siano
"imprescindibili per un confronto proficuo", per esempio la
"chiarezza sul vero oggetto della procedura, il ricorso ad
ammortizzatori sociali o 4500 licenziamenti tra 12 mesi, sulla
tenuta del perimetro e della base occupazionale del gruppo, la
necessità di ripristinare condizioni economicamente sostenibili
per l'insieme delle attività affidate in appalto che evitino
contraccolpi occupazionali, la ricomposizione di un quadro
relazionale tra le parti ad oggi fortemente compromesso dal
permanere del vulnus costituito dalla disdetta del secondo
livello di contrattazione unilateralmente sostituito da un
regolamento aziendale". Il prossimo incontro si terrà il 31
maggio.
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