Volkswagen chiude le porte a Fca. "Non sono assolutamente disposto a colloqui, mi preoccupo solo di Volkswagen e non di Fca", dichiara Matthias Mueller, numero uno della casa di Wolfsburg, al Motorshow di Ginevra. "Non vediamo Marchionne da mesi, non l'abbiamo incontrato. Abbiamo altre preoccupazioni al momento", spiega.
La risposta di Mueller all'amministratore delegato di Fca, Sergio Marchionne, si inserisce nel nuovo risiko delle alleanze in Europa: la fusione Peugeot-Opel sembra riaprire il processo di consolidamento del settore auto e Fca può giocare un ruolo di primo piano. "Volkswagen subirà l'impatto maggiore dell'integrazione tra Psa e Opel, perché il nuovo gruppo è secondo in Europa e lo incalzerà. Sono sicuro che al momento giusto si presenterà da noi per parlare", ha detto Marchionne nell'incontro con la stampa internazionale a Ginevra. Il manager continua a considerare Gm "il partner ideale", ma la casa di Detroit non dà alcun segnale positivo. "Non c'interessava prima della cessione di Opel e non ci interessa ora", afferma il numero due, Dan Ammann.
Di Volkswagen parla anche Alfredo Altavilla, responsabile Fca per l'Europa. "Quando ti combini con chi è così grande è chiaro che l'effetto scala alla base del ragionamento di Marchionne viene portato agli estremi. L'effetto scala ci sarebbe di sicuro", spiega ai giornalisti. Altavilla torna anche sul capitolo Pomigliano, dopo l'annuncio che la Panda nel 2020 lascerà l'Italia e sarà sostituita da un modello 'Premium', probabilmente un'Alfa. "Abbiamo delle idee, un piano che condivideremo con i sindacati il 31 marzo. Daremo una risposta", dice il manager, anche se dalla fabbrica i sindacati parlano di uno slittamento al mese di giugno. "Il progetto della nuova Panda sarà pronto in tempo per uscire nel 2020. Marchionne è stato molto chiaro, a Pomigliano si faranno vetture premium e i modelli premium del gruppo sono Alfa, Maserati e Jeep. Sceglieremo tra questi brand. C'è ancora tempo, la Panda continuerà a essere prodotta per altri due anni e mezzo".
La Uilm dà un giudizio positivo e dice di aspettare l'incontro annuale con il management, mentre nello stabilimento campano la Fiom non firma l'accordo per la proroga di tre mesi per i contratti di solidarietà.
Intanto ordini da brindisi per il nuovo Stelvio, primo suv dell'Alfa Romeo, che "meriterebbe lo champagne" e traina la Giulia al record di ordini in un giorno. Qualche preoccupazione in Europa "per la crescente pressione competitiva sui prezzi. Speriamo sia stato un fenomeno dei primi due mesi di quest'anno e non sia un'inversione di tendenza. E' presto per dirlo", afferma Altavilla.
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