La Corte dei Conti si pone
"interrogativi" ed esprime "perplessità", per "compatibilità
statutaria e sulla pertinenza degli impieghi delle risorse", sul
ruolo della Cassa Depositi e Prestiti nel sostegno a banche o
imprese. Un riferimento alla "duplice operazione che prima nel
2015 (Fondo nazionale di risoluzione - Banca Etruria) e poi nel
2016 (Fondo Atlante -Banco Popolare di Vicenza/Veneto Banca)
l'ha vista coinvolta in cordate di garanzia e salvataggio di
Istituti bancari, così come gli interventi a sostegno delle
imprese (Ilva)". La Cassa, rileva la Corte dei Conti nella
relazione sulla gestione finanziaria della Cdp nel 2014 e 2015,
si pone "sempre più al centro dei rapporti economico-finanziari
nazionali, ma con una centralità che non può non suscitare
qualche interrogativo".
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