Nuovo record del debito pubblico italiano ad aprile. Secondo quanto si ricava dalle tabelle della Banca d'Italia è salito a 2.230,845 miliardi contro i 2.228,7 miliardi di marzo. L'incremento del debito è stato inferiore al fabbisogno del mese (7,8 miliardi), grazie alla riduzione di 5,2 miliardi delle disponibilità liquide del Tesoro (a fine aprile pari a 64,7 miliardi; 83,1 miliardi nello stesso periodo del 2015) e all'effetto complessivo dell'emissione di titoli sopra la pari, della rivalutazione dei titoli indicizzati all'inflazione e della variazione del cambio dell'euro (0,5 miliardi), spiega Bankitalia. Con riferimento ai sottosettori, il debito delle Amministrazioni centrali è aumentato di 1,7 miliardi, quello delle Amministrazioni locali è aumentato di 0,4 miliardi; il debito degli Enti di previdenza è rimasto sostanzialmente invariato.
Sale la quota del debito pubblico italiano in mano agli stranieri a marzo. Secondo quanto si ricava dalle tabelle della Banca d'Italia ammonta a 776 miliardi di euro di cui 730 miliardi in titoli di Stato sul totale di 2228 miliardi del debito pubblico di marzo. In percentuale sul totale passa così dal 33,6 di febbraio al 34,8%.
Renzi: 'Debito con noi stabile,ha smesso crescere su Pil'
"Il debito pubblico si misura sulla base del Pil. L'ammontare complessivo va sempre aumentando ma valuti se sale o no, rispetto alla crescita. E' un principio di buonsenso. E il debito ha smesso di crescere rispetto al Pil. Negli anni della crisi è aumentato in maniera impressionante, da quando ci siamo noi si è stabilizzato. Poi che tutti i mesi ci sia un aumento in termini assoluti è evidente". Lo ha detto il premier Matteo Renzi in conferenza stampa a Palazzo Chigi. "Dobbiamo farlo scendere riducendo le spese e facendo crescita", ha aggiunto.
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