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In casa con marito donne lavorano di più

In casa con marito donne lavorano di più

Monogenitore meno sovraccarico, vantaggio da assenza coniuge

ROMA, 29 aprile 2015, 11:10

Redazione ANSA

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Infografica, Le donne lavorano di più in casa se c 'è il marito - RIPRODUZIONE RISERVATA

Infografica, Le donne lavorano di più in casa se c 'è il marito - RIPRODUZIONE RISERVATA
Infografica, Le donne lavorano di più in casa se c 'è il marito - RIPRODUZIONE RISERVATA

Le ore di lavoro familiare delle donne lavoratrici in coppia con figli fino a sette anni sono pari a 5,37 ore al giorno. Lo si legge nell'audizione dell'Istat al Senato sul Jobs act. L'Istat precisa che le famiglie monogenitore ''sono un po' meno sovraccariche perché si avvantaggiano dell'assenza del marito'' con una media di quattro ore e 26 minuti, oltre un'ora in meno al giorno delle donne lavoratrici che sono in coppia.

''L'Italia - spiega l'Istat - è sempre stato un Paese dove l'asimmetria del lavoro familiare è alta. L'indice di asimmetria del lavoro familiare nella coppia in cui lei lavora e ha un figlio fino a sette anni è pari al 70,4%. Quello delle donne che hanno il figlio più piccolo da 8 a 12 anni il 72,2%''. Le ore di lavoro familiare scendono da 5,37 a 4,43 se i figli hanno tra gli 8 e i 12 anni. Nel tempo l'asimmetria dei ruoli all'interno delle coppie è diminuita ma '' più per una riduzione del lavoro di cura delle donne che per un incremento di quella degli uomini. Il divario di genere di fronte ai tempi di lavoro totale (retribuito e familiare) si amplia in presenza di figli manifestando un aggravio per le madri occupate''. Nel complesso il tempo libero delle madri occupate è inferiore a quello del partner. Negli ultimi anni - ha avvertito l'Istat - è aumentata la percentuale delle donne occupate che in corrispondenza di una gravidanza hanno lasciato o perso il proprio lavoro passando dal 18,4% del 2005 al 22,3% nel 2012 (29,8% nel Mezzogiorno). Abbandonare il lavoro è sempre meno una scelta personale. Aumentano infatti le donne che sono state licenziate (dal 16% al 27,2%).
   

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