MATTIA BRIGA, NOVOCAINA - UNA STORIA D'AMORE E DI COMBUSTIONE (RAIERI, 288 PP., 15 EURO). Un giovane writer insoddisfatto in cerca di una collocazione nel mondo, che scappa dagli altri attraverso se stesso, una ragazza dalla vita complicata, che scappa da se stessa attraverso gli altri. E un incontro casuale, più di uno. Un incontro che potrebbe cambiar loro la vita. E forse lo fa, ma non nel modo che avrebbero immaginato all'inizio. "E' una storia d'amore generazionale, nella quale a farla da padrona è la confusione, tipica di questi tempi, l'incapacità dei ragazzi della mia età ad arrivare a meta, a visualizzare gli obiettivi", racconta all'ANSA l'autore, Mattia Briga (all'anagrafe Mattia Bellegrandi), che i fan conoscono con il semplice nome d'arte Briga, cantautore tra rap e pop, salito alla ribalta un paio di anni fa grazie alla partecipazione al talent di Canale 5 Amici, che gli consegnò un secondo posto, un disco di platino e una popolarità che gli ha permesso di continuare a fare musica. E non solo. "Mi sento un privilegiato a poter lavorare, e a lavorare su ciò che mi piace.
Scrivo molto, ma non tutto si traduce in una canzone", spiega il ventottenne, che dopo il debutto giusto un anno fa con il suo primo romanzo, autobiografico, Non Odiare me, ora ci riprova con Novocaina, scritto con Andrea Passeri e pubblicato da Rai Eri con Ninho de Rua, società editoriale e discografica fondata dallo stesso Mattia. "Nei romanzi sono più libero di agire, senza preoccuparmi di schemi, di metrica e di rime. E sperimento. Con l'ambizione, e l'ansia, di fare sempre passi avanti e migliorarmi", dice, lui che, da lettore però, ai romanzi preferisce i libri di poesie, alla ricerca di "botte forti di adrenalina. Come mi capita con Keats".
Il libro nasce dall'idea e dalla voglia dello scrittore-musicista, che ci tiene a tenere separati Briga e Mattia ("ho una concezione anni Settanta dell'artista, che deve essere nell'aria, senza che si debba per forza sapere tutto di lui e della sua vita privata", e sarà forse per questo che nella quarta di copertina sceglie di mettere una foto con un suo primo piano sfocato), di scrivere una sceneggiatura per un film. "A casa mia, intorno a un tavolo, con le persone che lavorano con me, abbiamo cominciato a parlarne. E così hanno iniziato a delinearsi i personaggi dei protagonisti, Adriano e di Matilda.
Due ragazzi che si legano per le differenze che ci sono tra di loro, per il distacco che li separa: dal vissuto alle famiglie, ai progetti di vita - aggiunge ancora -. Il titolo deriva dal titolo di una canzone, Novocaine for the soul (della rock band americana Eels, ndr). La novacaina è un anestetico e novacaina è tutto quello che ogni giorno ci distrae dai problemi che abbiamo. Per me, ad esempio, è la musica e l'arte in generale.
L'autocombustione, fenomeno raro ma non impossibile, invece è quel bruciore che ogni tanto sentiamo dentro, come l'amore per qualcuno che poi distrugge entrambi".
Una pausa dalla musica neanche troppo lunga "perché tutto va di pari passo e si mescola. Come i prossimi appuntamenti, tra i live per presentare il mio ultimo album Talento (uscito nel 2016) e le presentazioni per il libro", sottolinea Briga concedendosi uno dei pochi sorrisi della chiacchierata. Il 21 aprile sarà a Tempo di Libri a Milano, il 22 in concerto a Zurigo con Rocco Hunt per una sorta di data zero del tour,prima del debutto vero e proprio all'Alcatraz il 4 maggio, e poi a seguire una sfilza di appuntamenti in tutta Italia. "Per le vacanze ci sarà tempo… mi piace lavorare e non voglio fermarmi ora".
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