"Ad Antonio Scurati sarebbe stato
annullato il contratto per un monologo sul 25 aprile di cui
sarebbe stato protagonista stasera a Che Sarà, la trasmissione
condotta da Serena Bortone su Rai3 dove anche io sono spesso
ospite. Bortone è molto coraggiosa a scrivere questo post, tutta
la Rai dovrebbe ringraziarla. Se (come sembra) si trattasse di
una censura, per di più sul 25 aprile, sarebbe una cosa molto
grave". Lo scrive su Facebook lo scrittore Nicola Lagioia,
premio Strega 2015 e già direttore del Salone del Libro di
Torino.
"Invito le scrittrici e gli scrittori, le intellettuali e gli
intellettuali di questo paese, le lavoratrici e i lavoratori del
mondo editoriale a farsi sentire", sottolinea Lagioia.
"Soprattutto quelle e quelli che, rispetto a questo governo, pur
ritenendolo per certi versi un governo pericoloso, hanno
preferito nell'ultimo anno e mezzo parlare poco o non parlare
affatto. Per (comprensibile) quieto vivere, per (a volte
legittima) paura, per non sentirsi usurati, per stanchezza, per
non sporcarsi le mani (mentre tutto intorno si fa sporco). Le
scrittrici, gli scrittori. Le cittadine, i cittadini. Anche io,
che non sono un attivista, vorrei scrivere solo post su Georg
Trakl, Emily Dickinson e Amelia Rosselli, ma quando il contesto
si fa così meschino da suggerirti per quieto vivere di tacere, è
proprio allora che bisogna parlare. Solidarietà ad Antonio
Scurati", conclude lo scrittore.
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