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Bova allenatore paralimpico nei Fantastici 5 - VIDEO

Bova allenatore paralimpico nei Fantastici 5 - VIDEO

Dal 17 gennaio la nuova serie su Canale 5

ROMA, 12 gennaio 2024, 19:34

di Nicoletta Tamberlich

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Un modo diverso di guardare il mondo dello sport e osservarlo dal punto di vista di un atleta diversamente abile. Senza dimenticare mai che la cosa più importante è essere felici. "Lo sport salva, ma può essere competitivo, farti perdere di vista, sotto il peso delle pressioni, gli altri. Nei Fantastici 5 raccontiamo una storia diversa educativa sullo sport, allontanandoci dalla retorica, dal pietismo". Parole di Raoul Bova, protagonista della nuova serie Mediaset I Fantastici 5, in onda per 4 prime serate su Canale 5 dal 17 gennaio. Nata da un'idea di Massimo Gramellini e Luca Bernabei, la serie è stata sviluppata poi da Andrea Nobile e ha per protagonista Bova nei panni di Riccardo, allenatore di una squadra di atleti diversamente abili che si preparano per il campionato europeo di atletica. "Abbiamo evitato ogni tipo di stereotipo o pietismo, per non essere scontati sulla disabilità. Rendendo il racconto più vero e e autentico", ribadisce Bova, ex nuotatore professionista. Al centro c'è la storia di riscatto di Riccardo (Bova) che ha dedicato la sua vita all'atletica e all'allenamento trascurando il resto. "A 45 anni allena atleti under 12, finché non arriva una telefonata che gli cambierà la vita. Prende le due figlie adolescenti, due estranee rimpiombate nella sua vita dopo la morte dell'ex moglie, e si trasferisce con loro ad Ancona dove allenerà un gruppo di atleti paralimpici in vista degli Europei. Inizialmente il rapporto con i giovani atleti non sarà facilissimo: non credono in lui, ma poi vedremo". Alla presentazione dei Fantastici 5 alla Casa del Cinema a Roma presenti, oltre al protagonista, tutto il cast, i produttori Luca e Matilde Bernabei, Giancarlo Scheri (direttore Canale 5), Daniele Cesarano (direttore Fiction Mediaset), Luca Pancalli (presidente Comitato Italiano Paralimpico) e Monica Contrafatto (Bronzo nei 100 mt alle Paralimpiadi del 2021 e ai Mondiali del 2023). La fiction è prodotta da Lux Vide, società del gruppo Fremantle, in collaborazione con Rti, per la regia di Alexis Sweet e Laszlo Barbo. Con Bova un gruppo di giovani attori e atlete paralimpiche come Martina Caironi, Monica Contrafatto e Ambra Sabatini,. E ancora Gaia Messerklinger che è Alessandra la fisioterapista; Gianluca Gobbi è Freddie medico del centro sportivo NovaLux; Francesca Cavallin è Sofia dirigente NovaLux; i ragazzi Vittorio Magazzù che interpreta Christian, Enea Barozzi è Elia, Fiorenza D'Antonio è Marzia, Chiara Bordi è Laura. Una serie tv speciale che racconta le difficoltà, la vita sociale ma soprattutto la grande passione per lo sport dei cinque atleti disabili. "Quello che insegna il mio personaggio, Riccardo - spiega l'attore - non è a vincere, ma ad essere felici, perché la vittoria è questo, gareggiare con i compagni, fare squadra. Entra la comprensione di quanto sia importante la felicità nella vita dei campioni. Dovete essere felici per essere vincenti, dice il mio personaggio. Un'espressione che non comprendevo, eppure non sempre chi vince è felice". Bova ricorda: "Ho fatto le superiori con compagni non vedenti e con disabilità. Non ho mai sentito una grande distanza, il mio miglior amico da giovane era non udente, abbiamo nuotato insieme e riuscivamo a comunicare benissimo. Per farlo fin da giovanissimo ho capito che ci vuole vicinanza, amicizia. La percezione della difficoltà l'ho avuta portando banalmente il passeggino di mio figlio quando sono diventato padre. Ancora c'è molto da fare nel nostro senso civico. Nelle riprese la disabilità è passata sullo sfondo. Lo sport rende tutti uguali". Alexis Sweet ricorda come Chiara Bordi, che è Laura che ha perso una gamba nella fiction, abbia una storia simile (Chiara ha infatti una protesi alla gamba sinistra a seguito di un incidente con il motorino). "Mi stupisce che ci si sorprenda che una persona disabile possa fare l'attore o l'attrice", sottolinea Bordi, spiegando di aver iniziato con la moda e aver partecipato alla serie tv Prisma: "Mi sono affidata a una coach, ho studiato recitazione e continuo a farlo. Il problema è che ci sono pochi attori con disabilità, meno del 5% della produzione mondiale ha attori/attrici con disabilità". Dice Monica Contrafatto: "Un po' mi rispecchio in Laura, anche se l'incidente è diverso, visto che sono stata colpita da un mortaio in Afghanistan. Però anche io dal letto dell'ospedale ho visto una gara e ho deciso di diventare atleta. Spero che la gente possa capire che siamo tutti uguali e che la diversità sta negli occhi di chi guarda".

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