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Luca Barbareschi, racconto Il banchiere degli ultimi

Tv

Luca Barbareschi, racconto Il banchiere degli ultimi

Nuova coproduzione sulla vita di A. P. Giannini, "eroe italiano"

ROMA, 22 luglio 2022, 12:52

di Daniela Giammusso

ANSACheck

Luca Barbareschi - RIPRODUZIONE RISERVATA

Luca Barbareschi - RIPRODUZIONE RISERVATA
Luca Barbareschi - RIPRODUZIONE RISERVATA

"Sono un avido lettore. Mentre preparavo la fiction su Adriano Olivetti, mi sono messo a studiare i grandi protagonisti dell'economia del Novecento. E ho scoperto Amadeo Peter Giannini, un visionario, un illuminato, un uomo pazzesco. Sono volato in America e dalla Fondazione a lui dedicata mi hanno dato subito i diritti per raccontarne la storia". Così Luca Barbareschi annuncia all'ANSA il suo nuovo progetto: "Il banchiere degli ultimi", biopic dedicato al fondatore della Bank of America.

"Sono anni che ci penso, ma i progetti arrivano al 'loro' momento giusto - racconta l'attore e regista che produrrà le sei puntate con la sua Eliseo Fiction -. Nel progetto ora è entrata ufficialmente anche la Rai e avremo un importante partner statunitense. Saremo sul set a fine 2023 e inizio 2024, in Italia e Usa". Tutto parte nella California del 1906, quando un devastante terremoto si abbatte su San Francisco. Migliaia di contadini e piccoli negozianti sono ridotti sul lastrico. C'è però un uomo tra le macerie che trasporta una gigantesca cassaforte su un carro, con due milioni di dollari in oro. Sono le riserve della Bank of Italy da lui fondata due anni prima. Gli altri istituti assicurano che riapriranno entro sei mesi. Ma per allora non ci sarà più niente, dice lui. Così Amadeo Peter Giannini (1870-1949), immigrato di origini genovesi, tira giù l'insegna malconcia della Bank of Italy, va al porto, e sotto scrive: 'aperti, come al solito'. E si mette a prestare soldi senza garanzie a chi ha perso tutto. È sicuro che all'unico che sta dando loro la possibilità di ricostruirsi una vita, restituiranno fino all'ultimo centesimo", dice Barbareschi. È un trionfo e North Beach, il quartiere italiano, grazie ai prestiti della Bank of Italy, è il primo a essere ricostruito. Quando le altre banche riaprono, moltissimi ritirano i propri risparmi per portarli alla banca di 'quel galantuomo di Giannini'. Così, dando credito ai più piccoli, agli ultimi, a tutti coloro che non erano mai entrati in banca e che nessuna banca avrebbe fatto entrare", la Bank of Italy, ribattezzata poi Bank of America, diventa la più grande del mondo. Ma non solo. "In un bar Giannini conosce un siciliano. E' convinto che alla gente servano storie felici e finanzia il suo primo film. Quell'uomo è Frank Capra. Farà lo stesso con Charlie Chaplin e con un gigante come Walt Disney". La sua, prosegue Barbareschi, "è la storia di un banchiere che pensa non alla finanza speculativa, ma alla crescita intellettuale, spirituale ed economica di un Paese. Giannini è un altro eroe positivo italiano, uno che credeva nel potere delle idee. Non come oggi che guadagna uno solo e intorno fame per tutti".

Per il cast si punta a un appeal internazionale. "Io? Vediamo se ci sarà un ruolo giusto. Ho il complesso di essere invecchiato - sorride -. Nel prossimo film di Roman Polanski, The Palace con Mickey Rourke, interpreto una pornostar che si è ormai ritirata. È molto divertente. Uscirà con 01 tra il 12 e il 18 gennaio". Nel fiume di suoi progetti in arrivo, c'è poi la nuova serie sul calcio con Francesco Montanari, Il grande gioco, su Sky a ottobre, "di cui stiamo già preparando la seconda stagione". Per la Rai, Blackout con Alessandro Preziosi, e "giriamo adesso La lunga notte, serie sugli ultimi tre mesi del fascismo. Un periodo italiano molto simile a oggi: tutti contro tutti, tutti che tradiscono tutti e tutti che trovano un capro espiatorio". E ancora, c'è il set del "mio nuovo film da regista, Il Penitente, scritto da David Mamet". Quanto alla stagione del suo Teatro Eliseo, "dopo l'ingresso di Intesa SanPaolo nella Fondazione e altri gruppi in arrivo, se parte, parte a gennaio, con una rivoluzione copernicana. Sarà il primo vero teatro nel metaverso".

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