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Hikikomori, quei ragazzi chiusi in casa eremiti digitali

Hikikomori, quei ragazzi chiusi in casa eremiti digitali

Su RayPlay, 'Ho tutto il tempo che vuoi' di Falaschi

ROMA, 25 novembre 2021, 14:45

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"Hikikomori è un termine giapponese che indica chi ha scelto di ritirarsi dalla vita sociale, giungendo a livelli estremi d'isolamento, con abbandono della scuola nella fascia 15-19 anni. In Italia, oggi, più di 100.000 ragazzi sono vittime di questo fenomeno sociale". Questo l'incipit di HO TUTTO IL TEMPO CHE VUOI corto di Francesco Falaschi (Quanto Basta), disponibile dal 27 novembre su RaiPlay in occasione della quinta Giornata Nazionale sulle Dipendenze Tecnologiche e Cyberbullismo, con Rai Pubblica Utilità.
    Gli hikikomori abbandonano progressivamente le attività scolastiche o lavorative per ritirarsi nella loro casa o nella loro stanza per periodi prolungati di tempo rinunciando, poco a poco, alle relazioni con chi aveva fatto parte della loro vita e impegnandosi, al contrario, in varie attività su internet, tenendosi in contatto su forum e chat o guardando film e serie tv. Definiti anche gli "eremiti dei tempi moderni" il loro non è ancora un disturbo riconosciuto a livello scientifico.
    Nel corto di Francesco Falaschi la storia tra un'educatrice, Sara (Cecilia Dazzi), e un adolescente, Matteo (Luigi Fedele) , isolato dal mondo. Quest'ultimo ha deciso di non andare più a scuola e vivere recluso nella sua cameretta, passando il tempo al computer. A cercare di aiutarlo interviene appunto Sara, chiamata in causa dalla scuola e dai servizi sociali dal momento che la madre non è in grado di affrontare da sola il problema.
   
   

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