Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Eleonora Duse, nel centenario Treccani ricorda la somma artista

Eleonora Duse, nel centenario Treccani ricorda la somma artista

Leggenda del teatro morì a Pittsburgh il 21 aprile 1924

ROMA, 15 aprile 2024, 15:21

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

A 100 anni dalla morte di Eleonora Duse, Treccani ripercorre "l'arte febbrile e di forte impatto emotivo della leggenda del teatro, scomparsa a Pittsburgh il 21 aprile 1924.
    Salutata fin dalla sua prima apparizione come una innovatrice, Eleonora Duse non lasciò che il successo raggiunto arrestasse la sua evoluzione di donna e di attrice: la sua intera carriera fu un'incessante ricerca del superamento di sé stessa. Per questo l'Istituto della Enciclopedia Italia ha ritenuto di annoverarla tra i sommi artisti.
    Figlia d'arte, nata il 3 ottobre 1858 a Vigevano in una locanda o, secondo alcuni, in un vagone di terza classe, non aveva ancora cinque anni quando, nel marzo 1863, interpretò Cosetta dei Miserabili di Victor Hugo, per poi diventare una leggenda del teatro: "il suo nome - sottolinea Treccani in una voce di Silvio d'Amico - non tanto rimane tra le gerarchie dei grandi attori, quanto fra quelle dei sommi artisti".
    Con la compagnia dei genitori Alessandro e Angelica Cappelletto ebbe un'infanzia vagabonda e misera, fra teatrini d'infimo ordine, in mezzo agli stenti e alla fame.
    Il successo arrivò a Verona nella parte di Giulietta, poi come Ofelia nell'Amleto e nella Teresa Raquin di Zola. Si rivelò pienamente a vent'anni recitando La principessa di Bagdad di Alexandre Dumas figlio.
    La sua esistenza fu assai tumultuosa: la separazione dall'attore Tebaldo Checchi prima, poi diverse esperienze passionali, infine la scoperta dei grandi poeti e l'incontro, devastatore, con d'Annunzio, a seguito del quale Eleonora Duse fu conquistata alla cosiddetta religione della Bellezza e si fece banditrice del nuovo teatro patrocinato dal poeta da Sogno d'un mattino di primavera a La città morta, La Gioconda, Francesca, ma anche ibseniano Casa di bambole, Hedda Gabler, La donna del mare.
    Il nome di Duse cominciò a esser circonfuso da un'aura di leggenda. Ma il 25 gennaio 1909, dopo una rappresentazione di La donna del mare a Berlino, Duse si ritirò dalle scene per raccogliersi in solitudine: aveva da poco compiuto cinquant'anni. Nel 1920 iniziarono le trattative per il suo rientro a teatro, che si realizzò nel 1921e la Duse formò una compagnia da sola.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza