Alessandro Serra, artista
poliedrico e pluripremiato (a lui Premio UBU 2017 per Macbettu),
torna a Bologna, all' Arena del Sole dal 30 novembre al 4
dicembre, con il suo nuovo lavoro, "La tempesta" di William
Shakespeare. Considerata l'opera della maturità del Bardo, ne
"La tempesta" torna il tema del metateatro e della magia,
insieme a quello del potere, di cui i personaggi cercano
continuamente di usurpare, consolidare o innalzare: si intreccia
con il sovrannaturale che diviene strumento e metafora di un
percorso di redenzione.
"Nella tempesta - spiega il regista - il sovrannaturale si
inchina al servizio dell'uomo, Prospero è del tutto privo di
trascendenza, eppure con la sua rozza magia imprigiona gli
spiriti della natura, scatena la tempesta, e resuscita i morti.
Ma sarà Ariel, uno spirito dell'aria, ad insegnargli la forza
della compassione, e del perdono. Su quest'isola-palcoscenico
tutti chiedono perdono e tutti si pentono ad eccezione di
Antonio e Sebastiano, non a caso gli unici immuni dalla bellezza
e dallo stato di estasi che pervade gli altri. Il fatto che
Prospero rinunci alla vendetta proprio quando i suoi nemici sono
distesi ai suoi piedi - aggiunge Serra - ecco questo è il suo
vero innalzamento spirituale, il sovrannaturale arriva quando
Prospero vi rinuncia, rinuncia a usarlo come arma. Ma il potere
supremo, pare dirci Shakespeare, è il potere del Teatro. La
tempesta è un inno al teatro fatto con il teatro, la cui forza
magica risiede proprio in questa possibilità unica e
irripetibile di accedere a dimensioni metafisiche attraverso la
cialtroneria di una compagnia di comici che calpestano quattro
assi di legno, con pochi oggetti e un mucchietto di costumi
rattoppati".
Prodotto da un team di teatri internazionale, "La tempesta"
sarà interpretato da Fabio Barone, Andrea Castellano, Vincenzo
Del Prete, Massimiliano Donato, Paolo Madonna, Jared McNeill,
Chiara Michelini, Maria Irene Minelli, Valerio Pietrovita,
Massimiliano Poli, Marco Sgrosso e Bruno Stori.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA