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Eleonora Abbagnato è Giulietta a Verona, sul palco con lei la figlia Julia

Danza

Eleonora Abbagnato è Giulietta a Verona, sul palco con lei la figlia Julia

Il balletto con Michele Satriano, su coreografie Riva-Repele

ROMA, 17 luglio 2022, 11:56

Di Daniela Giammusso

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

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  "Anche io ho debuttato così. Ero la piccola Giulietta per Carla Fracci". Poco più di un anno fa Eleonora Abbagnato danzava il suo addio all'Opéra di Parigi, il teatro che sognava sin da bambina a Palermo e che l'ha poi consacrata étoile e star internazionale. Oggi, che alla carriera di ballerina dal 2015 ha affiancato anche quella di direttrice del Corpo di ballo del Teatro dell'Opera di Roma, si prepara a un nuovo debutto. Altrettanto emozionante. E, non per caso, torna idealmente a quella bambina piena di talento di trent'anni fa. Sul palco del Teatro Romano di Verona sarà infatti "Giulietta", l'innamorata per eccellenza resa immortale dai versi di Shakespeare, nello spettacolo di musica, danza e poesia a cura di Daniele Cipriani, in prima assoluta il 19 e 22 luglio. E con lei, per la prima volta, danzerà sua figlia Julia Balzaretti di 10 anni (il 23 si replica al Nervi Music Ballet Festival). Primo titolo del cartellone Danza della 74/a Estate Teatrale Veronese (seguiranno Michela Lucenti/Balletto Civile, Compagnia Naturalis Labor e l'atteso ritorno dei Momix), lo spettacolo è un inno all'amore in tutte le sue forme, che sia tra uomo e donna, tra persone dello stesso sesso, tra adolescenti come in Shakespeare o tra persone di età diverse, con la protagonista interpretata da adulta da Eleonora e da bambina dalla piccola Julia, occhioni azzurri e lunghi capelli biondi, figlia del matrimonio dell'étoile con l'ex calciatore azzurro, oggi direttore sportivo del Vicenza, Federico Balzaretti. "Ci pensavo già da un po', perché anche io ho debuttato così - racconta la Abbagnato - Ero la piccola Giulietta a Sirmione per la Fracci, in uno spettacolo di Beppe Menegatti. Si intitolava Souvenir. Julia è praticamente nata in teatro. L'ho sempre portata con me sin da piccola. Conosce tutti i ballerini. E studia alla scuola dell'Opera di Roma. Così ho proposto a Sasha Riva e Simone Repele, due coreografi così creativi e contemporanei", oltre che freschi del successo del Mass di Bernstein alle Terme di Caracalla, "di creare qualcosa apposta per noi. No - sorride la Abbagnato - non so se Julia vorrà davvero diventare una ballerina. Sogna anche di recitare e la Moda la corteggia. Di certo ha uno spiccato lato artistico e sono sicura che terrà il palco. È una bambina indipendente, ha lavorato anche nella Biancaneve di Angelin Preljocaj. Sono molto serena". Con due virtuosi del pianoforte come Marcos Madrigal e Alessandro Stella a suonare dal vivo, ad aprire la "Giulietta" sono dunque la Abbagnato con Michele Satriano, appena nominato primo ballerino dell'Opera di Roma, nel passo a due dal Rosso e Nero creato nel 1988 da Uwe Scholz sulle musiche di Hector Berlioz (rimontato oggi da Giovanni Di Palma). E poi ecco la Giulietta bambina dei nostri giorni che si immagina adulta, non sulle note di Prokofiev ma sull'ouverture-fantasia di Piotr I. Ciaikovsky, con un Romeo contemporaneo, quintessenza del giovanotto "cool" come si direbbe oggi (interpretato da Sasha Riva), tra reminiscenze della faida Capuleti e Montecchi e un amico immaginario che scandisce il tempo a giri di bicicletta (Simone Repele). Per finire, l'amore coloratissimo di Rainbow, Love & Peace che Giorgio Mancini ha creato sulla West Side Story Suite per due pianoforti di Leonard Bernstein con tanti "Giulietti" e una "Giulietta". A danzare, l'étoile dell'Opera di Vienna Davide Dato e poi Tommaso Beneventi (Balletto Reale Svedese) e Lorenzo Aliberti (Ballett X Schwerin - Mecklenburgisches Staatstheater) con Vsevolod Maievskyi (già Mariinsky di San Pietroburgo), Michele Satriano e l'étoile Rebecca Bianchi, al suo primo rientro in scena dopo essere diventata mamma per la quarta volta. 

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