S'intitola Antigone in Exilium la
performance, in prima internazionale al Festival di Spoleto, e
poi a New York che mette in scena il tema dell'esilio e del
viaggio che migliaia di persone sono costrette ad affrontare per
raggiungere la salvezza. Il debutto non è casuale nel giorno in
cui si celebra la Giornata Internazionale a Sostegno delle
vittime di tortura perchè lo spettacolo, realizzato dal
Consiglio Italiano per i Rifugiati con La Mama Theater e il
supporto dell'ambasciata olandese a Roma vede nel coro un gruppo
di donne e uomini rifugiati in Italia , scelti tra coloro che
hanno partecipato in questi anni ai Laboratori di riabilitazione
psico-sociale attraverso il teatro che il CIR realizza nei
propri interventi di riabilitazione e cura dei sopravvissuti a
tortura. La regia è degli artisti colombiani Bernardo Rey e Nube
Sandoval, vincitori della prima edizione del Premio
internazionale 'Ellen Stewart'. L'opera rappresenta un'Antigone
contemporanea, interpretata da Nube Sandoval , persa in un
duplice labirinto, quello della sua stirpe e della guerra dei
suoi fratelli. Una sorta di work in progress che prende spunto
dal momento in cui Antigone parte per accompagnare il padre
Edipo in esilio. E' un lavoro di grande impatto visivo che
unisce movimento, video-arte, narrazione, maschere e musica, per
riflettere sull'attuale situazione di migliaia di persone
costrette all'esilio. Il CIR gestisce dal 1996 interventi che
mettono in atto azioni mirate alla riabilitazione dei
sopravvissuti a tortura attraverso una prospettiva di lavoro
multidisciplinare: gli interventi di tipo sociale, legale,
medico, psicologico e i laboratori di riabilitazione si uniscono
concorrendo alla realizzazione di un positivo percorso di
riabilitazione e integrazione. Nel corso di 20 anni abbiamo
assistito 4.000 persone sopravvissute a torture.
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