Il grande maestro del teatro, Luca Ronconi, scomparso sei mesi fa dopo aver firmato la sua ultima opera monster, 'contro' un 'giovane', dissacrante, ironico e temerario come Filippo Timi. E poi un grande classico come il 'Sindaco del Rione Sanità' di Eduardo De Filippo, in conclusione del trentennale della scomparsa, diretto però da Marco Sciaccaluga; o il sogno realizzato di una grande star europea come Peter Stein di portare in Italia il suo storico 'Der Park', trent'anni dopo il debutto.
Sono forse le sfide più avvincenti dell'edizione 2015 de Le maschere del teatro italiano, Oscar del palcoscenico organizzato dal Teatro Stabile di Napoli con il patrocino Agis, che il 4 settembre svelerà i migliori spettacoli e artisti della stagione appena compiuta con la finale al Mercadante di Napoli condotta da Tullio Solenghi e ripresa in diretta differita alle 23 su Rai1. In scena, i 39 candidati delle 13 terne in cui è diviso il Premio (miglior spettacolo di prosa, regia, attore protagonista, attrice protagonista, attore non protagonista, attrice non protagonista, attore/attrice emergente, interprete di monologo, scenografo, costumista, autore di musiche, autore di novità italiana e disegnatore luci), che da cinque anni raccoglie la tradizione degli ETI-Gli Olimpici del Teatro. Ad assegnare le Maschere è una grande giuria di 1000 artisti e addetti ai lavori, che per tutta l'estate ha votato per posta le terne selezionate a giugno dalla più ristretta commissione tecnica presieduta da Gianni Letta.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA