Uno dei appuntamenti più attesi
della stagione di Ferrara Musica: il 22 ottobre alle 16 al
Teatro Comunale "Claudio Abbado", arriva la Filarmonica della
Scala diretta da Riccardo Chailly, per il primo di concerti che
saranno replicati anche all'Auditorium Cariplo di Milano il 26 e
alla Teatro Galli di Rimini il 29 ottobre. Il programma, comune
ai tre appuntamenti, è interamente dedicata a Gustav Mahler, di
cui verrà proposta l'iconica Prima Sinfonia, preceduta da un
lavoro giovanile, il Preludio Sinfonico.
La serata ferrarese, già esaurita, costituisce uno degli
highlights di un cartellone di appuntamenti con le principali
orchestre italiane e internazionali: in oltre trent'anni di
storia, è la prima volta che Ferrara Musica ospita la celebre
orchestra milanese, fondata da Claudio Abbado nel 1982, e il suo
direttore principale Riccardo Chailly. Il Preludio sinfonico che
apre il concerto è una pagina dalla paternità rimasta a lungo
incerta e riferita solo di recente a Gustav Mahler, proposta
nell'orchestrazione di Albrecht Gürsching. La partitura
originale venne riscoperta alla metà degli anni '40 dal
compositore austriaco Heinrich Tschuppik che la ritrovò nel
lascito dello zio Rudolf Krzyzanowski, allievo di Bruckner e
compagno di classe di Mahler. Il brano ebbe una prima esecuzione
assoluta il 7 settembre 1949 ad opera della Filarmonica di
Monaco diretta da Fritz Rieger. La partitura utilizzata da
Riccardo Chailly è stata in tempi recenti attribuita a Mahler da
Paul Banks, musicologo inglese tra i massimi esperti mahleriani.
Composta fra il 1885 e il 1888, la Prima Sinfonia è il primo
grande lavoro sinfonico, che segna il debutto della carriera di
Mahler come compositore. Fu eseguita per la prima volta nel 1889
a Budapest in una versione in cinque movimenti intitolata
"Sinfonische Dichtung" (poema sinfonico); una seconda versione,
intitolata "Titan, eine Tondichtung in Symphonieform" (Titano,
un poema sinfonico in forma di sinfonia) fu eseguita ad Amburgo
nel 1893. Per un'ulteriore esecuzione a Berlino nel 1896 il
secondo movimento fu eliminato, scomparvero le indicazioni sul
programma e i quattro movimenti rimasti assunsero il titolo di
"Sinfonia in re maggiore".
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