Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Marco Mengoni, vincere Sanremo? Io penso a divertirmi

Marco Mengoni, vincere Sanremo? Io penso a divertirmi

Let it be per serata cover, un sogno se McCartney la ascoltasse

ROMA, 01 febbraio 2023, 10:21

di Claudia Fascia

ANSACheck

Marco Mengoni photo Andrea Bianchera - RIPRODUZIONE RISERVATA

Marco Mengoni photo Andrea Bianchera - RIPRODUZIONE RISERVATA
Marco Mengoni photo Andrea Bianchera - RIPRODUZIONE RISERVATA

"La statuetta con il leone e le palme già ce l'ho. La tengo in studio e ogni tanto la spolvero. E' uno dei pochi premi che tengo lì". A dieci anni dalla sua ultima partecipazione al festival con L'Essenziale, Marco Mengoni torna a Sanremo da favorito con il brano Due Vite. Scongiuri a parte, il cantante di Ronciglione non sembra preoccuparsi troppo dei favori della vigilia che di solito non portano mai troppo bene.
    "Io penso di andare e divertirmi. Non vorrei sentire la pressione della competizione, né il peso di arrivare già con la corona in testa. Ci sarà un primo, un secondo, un terzo, ma solo perché è il format che lo prevede. Siamo lì per fare uno spettacolo e ognuno fa il suo. La statuetta è bella, ma è la cosa che ti porta a crescer meno di questa esperienza".
    Rispetto a dieci anni fa si dice cresciuto. "Sono un po' più uomo, più maturo - racconta Mengoni -. E spero di essere più consapevole, di saper gestire la mia emotività: non di tarparle le ali, ma di gestire le emozioni che arriveranno, senza porre limiti alla mia anima. Vorrei vivere il festival facendo quello che credo di sapere fare. Come se fosse un mio concerto. Questi sono i buoni propositi, poi magari si azzera la salivazione e mi metto a piangere sul palco: a Sanremo può succedere di tutto". A convincerlo, spiega, è stata sicuramente la svolta data da Amadeus e il pezzo che aveva. "Non è nato per Sanremo, ma era giusto portarlo lì. Poi ci ho ripensato mille volte e mi sono detto: 'già avevi mille cose, perché ti sei infilato in questo vortice?' Ma il festival mi tiene vivo, l'energia sarà molto alta".
    Due Vite, scritto dallo stesso Mengoni con Davide Petrella e Davide Simonetta, parla di rapporti, mettendo al centro la relazione più intima, quella con se stessi, che si costruisce grazie alle diverse esperienze e vite della nostra esistenza, in un intreccio tra sogno e realtà. "E' una canzone che racconta molto di me in questo momento, è un viaggio intimo ma anche un invito a tutti noi ad accettare tutto quello che la vita ci offre, senza pensare a cosa dovrebbe o potrebbe essere. Tutto quello che viviamo ci serve per crescere, anche gli errori ci fanno evolvere". Il pezzo era stato pensato per il terzo capitolo di Materia (dopo Terra e Pelle), la cui uscita è prevista entro la fine del 2023. "Nato come un flusso di coscienza, due vite per riconoscere gli sbagli e farne di nuovi".
    Nella serata delle cover canterà Let it be dei Beatles, accompagnato dal coro internazionale The Kingdom Choir. "Nel 2013 avevo fatto Ciao, amore ciao. L'anno dopo da ospite avevo cantato Endrigo: pezzi e autori che sono pietre miliari.
    Stavolta ho pensato di prendere un pezzo così, per niente importante nel mondo - scherza l'artista -. Let it be è un inno all'andare avanti, non ha età, non ha tempo. Ed è molto vicina a Due vite. E' un abbraccio collettivo e anche per questo ho scelto di avere un coro. Sarebbe un bel sogno se Paul McCartney ascoltasse la nostra versione in chiave soul blues gospel".
    Per godersi il festival a modo suo, Marco Mengoni darà anche vita a Sanremo al Lido Mengoni: un quartiere generale dove la parola d'ordine sarà l'improvvisazione, dove ci saranno incontri con amici, colleghi, approfondimenti, interviste e come in ogni lido che si rispetti largo a sfide a biliardino e schiaccia sette, e riflessioni dalla più classica delle panchine vista mare. Ogni giorno poi un podcast di 5 minuti, Caffè col Limone, con Fabio De Luigi per commentare il festival.
    Dopo il festival, per Mengoni sarà tempo di cominciare a pensare al tour negli stadi: è infatti atteso a Bibione (17 giugno - data zero), a Padova (20 giugno), a Salerno (24 giugno), a Bari (28 giugno), a Bologna (1 luglio), a Torino (5 luglio) e infine a Milano per il gran finale (8 luglio).
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza