Sir John Eliot Gardiner, tra i nomi
più importanti dell'interpretazione del repertorio barocco,
classico e romantico, sul podio dell' Accademia Nazionale di
Santa Cecilia per dirigere l'Orchestra e il Coro nella Creazione
del mondo di Joseph Haydn, uno dei brani più famosi e celebrati
del primo Ottocento. L' appuntamento è giovedì 13 gennaio alle
19:30 all' Auditorium Parco della Musica (repliche sabato 15 e
domenica 16 alle 18). Per la prima volta nelle stagioni
concertistiche di Santa Cecilia, l'Oratorio verrà eseguito nella
versione con il testo in italiano preparato da Giuseppe Carpani
per un'esecuzione degli Accademici Filarmonici Romani nel 1825.
Le parti solistiche sono affidate a Lenneke Ruiten soprano,
Giovanni Sala tenore e Roberto Lorenzi basso.
Scritto tra il 1796 e il 1798, la Creazione del mondo è la
rappresentazione metaforica in musica del passaggio dal caos
primordiale all'armonia del creato e della Natura e per il
pubblico dell'epoca doveva essere un simbolo e un'apoteosi,
musicale e umana. Nella percezione degli ascoltatori il brano
celebrava i valori dell'Illuminismo ma allo stesso tempo
scacciava ed esorcizzava le paure della Rivoluzione e gli
eccessi del Terrore. L'idea centrale della partitura è quella di
dare forma e ordine al mondo intero attraverso le note: man mano
che il brano procede le tenebre e il Caos si dissolvono e
nascono uno dopo l'altro i fenomeni naturali, il mondo vegetale,
il regno animale e infine l'uomo. E tutto ciò su uno sfondo
religioso.
L'idea fu elaborata a partire da un libretto che Haydn aveva
ricevuto dal suo impresario londinese e il cui contenuto era
ispirato alla Genesi e al Paradiso perduto di John Milton. Negli
anni londinesi, il musicista aveva avuto modo di conoscere gli
oratori di Händel che nella capitale inglese erano molto
apprezzati dal pubblico. Il testo del libretto in tedesco (e in
inglese) della Creazione di Haydn fu elaborato a Vienna da
Gottfried van Swieten ambasciatore imperiale, appassionato
fautore del repertorio händeliano. Haydn stesso considerava l'
oratorio la sua composizione più rappresentativa della sua
estesissima produzione musicale.
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