Saranno le strofe di 'Futura',
canzone di Lucio Dalla inserita nell'album 'Dalla' che ha
compiuto 40 anni, a illuminare durante le feste natalizie via
D'Azeglio, cuore pedonale del centro di Bologna, dove il
cantautore scomparso otto anni fa abitava. Lo ha deciso il
Consorzio dei commercianti di via D'Azeglio pedonale in accordo
con il Comune, la Fondazione Lucio Dalla, la Fondazione
Sant'Orsola e Confcommercio Ascom. Inoltre l'artista Pablo
Echaurren ha accolto l'invito a intrecciare il proprio
immaginario con le parole di Dalla, disegnando il titolo della
canzone ed altre immagini che contribuiranno a rinnovare e
animare la magia di 'Futura'. Le luminarie si accenderanno il 3
dicembre, ma senza cerimonie nel rispetto nelle normative
anti-covid.
"Quest'anno, più che in quelli passati, abbiamo ritenuto
doveroso dar corso a questa iniziativa, per lanciare un segnale
di conforto e speranza ai bolognesi e non solo: essere
resilienti, oltre le avversità che questo funesto anno ci ha
portato, la bellezza deve sempre risplendere negli occhi e nei
cuori di tutti", spiega Simone Dionisi, presidente del Consorzio
degli esercenti. Le luminarie d'autore tornano dunque in via
D'Azeglio (due anni fa ancora con Dalla e 'L'anno che verrà',
nel 2019 Cesare Cremonini con 'Nessuno vuole essere Robin') "e
quest'anno - sottolinea l'assessore alla cultura Matteo Lepore -
hanno un significato ancora più profondo. I versi di 'Futura'
sono un segno di speranza, una luce che illumina il domani".
"Ho conosciuto Lucio Dalla - ricorda Echaurren - nel 1977.
Avevo disegnato la copertina per il primo libro delle sue
canzoni edito da Savelli. Fu a Bologna, mangiando e bevendo.
Strabevendo, io. Tra le nebbie emiliane ed enoiche ci siamo
promessi di rivederci, ma così non è stato, così va la vita. Ci
ha idealmente tenuti uniti l'amicizia con Roberto Roversi e
Paola Pallottino che hanno scritto pagine celebri del suo
repertorio. Ora essere chiamato dalla Galleria d'Arte Maggiore e
dal Consorzio di via D'Azeglio per accompagnare il testo di
Futura mi inorgoglisce e ravviva ricordi lontani".
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