Nel dicembre del '92, quando la sua
storia commosse l'Italia per il risveglio dal coma sulle note
della canzone di Antonello Venditti "Dimmelo tu cos'è", Gianluca
Sciortino aveva solo 10 anni. Oggi è un uomo, un cantautore
impegnato nel sociale con la musicoterapia. Figlio unico, poche
settimane fa, ha perso Gerarda, la mamma coraggio raccontata in
una fiction di successo di Rai1, 'In nome del figlio', strappata
alla vita 40 giorni dopo la diagnosi di un tumore.
Gianluca ha scritto per lei una canzone che si intitola
"Guerriera" in cui esprime tutto il suo amore e la riconoscenza
verso chi gli ha dato, insieme al papà Pino, per due volte, la
vita. Quella di Sciortino è una storia esemplare di speranze, di
aspettative, di delusioni, ma anche il racconto di un
incredibile rapporto madre-figlio e di una famiglia
improvvisamente travolta dalla grave malattia e dalla lotta per
riconquistare faticosamente una vita più possibile normale.
"Molti medici non credevano al mio risveglio e dicevano che,
anche se fossi sopravvissuto, sarei rimasto un vegetale",
ricorda Gianluca in conclusione dei suoi concerti. "Quando
nostro figlio stava malissimo - raccontava Gerarda nei giorni
caldi della vicenda di Eluana Englaro - mio marito ed io
pensavamo che avremmo accettato il risveglio anche se avesse
mantenuto solo un decimo delle sue potenzialità. Io sarei
rimasta vicino a Gianluca comunque tutta la vita perché noi
siamo religiosi e per noi la vita è solo nelle mani di Dio. Noi
crediamo - diceva Gerarda - che, seppur rari, i miracoli
esistono e Gianluca è il nostro miracolo''.
Ora che la mamma non c'è più, Gianluca e il papà portano
avanti l'impegno iniziato con Gerarda per aiutare chi si trova a
vivere una situazione drammatica simile alla loro.
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