"Forse nessuno ci crede, ma dietro
le parole delle mie canzoni c'è una profonda ricerca
linguistica. Quello che cerco è un linguaggio imperfetto, fatto
per sorprendere, raccontare cose e vite vere, non quelle che si
vogliono sentir raccontare. Mi interessano gli stati d'animo,
gli istanti, le visioni". Così Achille Lauro, star tra i
giovanissimi già prima della sua apparizione al festival di
Sanremo, con il discusso brano 'Rolls Royce', al Salone del
Libro.
Con lui, a parlare sul tema 'E' la Lingua: Bellezza. La
ricerca estetica tra parlati e scritti', Frankie hi-nrg mc,
Francesco Pacifico e Francesca Serafini. "Scrivo canzoni, e
adesso anche libri, - spiega Lauro - sempre con l'obiettivo di
condividere sensazioni, emozioni, pensieri liberi con chi è
interessato. La creatività, l'arte, la musica mi hanno salvato
la vita, e penso che questo possa essere un percorso per altri.
Nel mio libro c'è la mia storia. Ero un dannato, un disperato e
adesso sono qui. Mi piacerebbe che qualcuno ne facesse un film".
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