Un Fabrique gremito e danzante ha
accolto a Milano i Phoenix, tornati per una sola data sold out
italiana con il disco 'Ti Amo'. E' il viaggio sentimentale di
una band francese tra memorie da cartolina: "Quando parliamo di
Italia lo facciamo con amore e cognizione di causa, ma resta
prima di tutto una fantasia", racconta all'ANSA prima dello show
Laurent Brancowitz, chitarrista e tastierista che con il
fratello Christian Mazzalai porta un'eredità italiana nel
quartetto di Versailles.
Lo show è aperto dal rock psichedelico di Giorgio Poi che
accompagnerà i Phoenix anche a Parigi e New York con mezz'ora di
bis e il cantante Thomas Mars, che scende fra il pubblico per un
ultimo omaggio italiano. Prima in un medley voce e chitarra il
marito di Sofia Coppola fonde 'Countdown' e 'Goodbye Soleil' con
le battistiane 'Emozioni', quindi invoca cori su 'Telefono' e
'Fior di latte', infine dopo un'acclamatissima '1901' si lascia
sollevare dalla folla sulle note di 'Ti amo' per un ultimo
sussulto danzereccio.
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