"Le istituzioni mi ignorano, ma mi
piacerebbe poter insegnare, lavorare ancora con i giovani, avere
una compagnia da sostenere. Sembra però che dia fastidio, da
anni non mi arriva una telefonata, come se fossi un tabù": è lo
sfogo di Carla Fracci, madrina di RomainDanza 2015. "I problemi
della danza non dipendono dalla crisi attuale, sono il risultato
di tanti anni di errori. Le istituzioni sono ottuse, non
ascoltano le nostre richieste, ma anche i ballerini non
difendono il proprio lavoro".
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