Pierpaolo Piccioli, direttore
creativo della Valentino, porta a Pechino il secondo capitolo
della rilettura dei codici della maison, con la mostra
intitolata "Valentino Re-signify, Part II, Beijing", a cura di
Mariuccia Casadio e Jacopo Bedussi e realizzata negli spazi del
T-10 di SKP South di Pechino.
La mostra in programma dal 17 ottobre al 7 novembre si
presenta come una lettura "liquida" degli elementi nello spazio
espositivo. Quattro i temi: la Couture, l'Atelier, Stud e VLogo
Signature. L'interpretazione della mostra immaginata da Piccioli
pone i capi sul piano espositivo "come sassi gettati in uno
stagno". Nelle ipotetiche onde concentriche che si sviluppano
partendo da questi impatti, si creano tensioni tra il processo
creativo di Piccioli e le opere di artisti che tramite percorsi
e linguaggi molteplici e tra loro incoerenti perché poeticamente
personali, si sono trovati a interrogarsi sugli stessi temi, che
nelle opere scelte sono stati indagati. La luce, le ombre, il
buio e il modo in cui la luce interagisce con i materiali e con
le superfici, i fenomeni di riflesso e di rifrazione. Il corpo
umano e il corpo statuario dalla rappresentazione classica fino
a quella digitale e algoritmica.
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