Il brand Save the duck è stato
nominato dall'associazione animalista Peta Usa azienda dell'anno
2019. Il marchio è stato scelto e premiato - spiega una nota di
Peta Usa - "per i suoi piumini 'vegani', per suoi capi caldi ed
eleganti senza piume. Per aver espanso il mercato dell'outwear
vegano di lusso in tutto il mondo ed aver risparmiato ad
innumerevoli uccelli l'agonia di avere le loro piume strappate
nella crudele industria dei piumini". "Invece di usare piume
nelle giacche, Save the Duck ha aperto la strada alla
rivoluzionaria tecnologia di isolamento Plumtech. All'inizio di
quest'anno, il brand con sede a Milano ha aperto il suo primo
negozio in Asia - specificamente in Cina, il principale
fornitore di piume al mondo - ed è stato il primo marchio di
moda italiano a ottenere l'ambita certificazione B Corp,
riservata ai "migliori performers a livello sociale e
ambientale". "Non capivo perché l'industria - spiega il
fondatore dell'azienda Nicolas Bargi - continuasse a usare le
piume nelle giacche. Avevo una coscienza".
"Sotto tutti i punti di vista, l'abbigliamento di Save the Duck
vola molto più in alto delle altre aziende di abbigliamento da
esterno che pigre e poco creative, si affidano a pellicce e
piume di animali maltrattati e macellati", aggiunge la
presidente Peta Ingrid Newkirk - Peta sta riconoscendo questa
azienda sostenibile per i suoi piumini perfetti che dimostrano
che il futuro della moda è vegano. Solitamente nell'industria
dei piumini gli operai stringono gli uccelli tra le ginocchia
quando sono ancora vivi, strappano manciate di piume mentre gli
animali lottano e gridano per il dolore. Le penne degli animali
vengono tirate così violentemente che la loro pelle si squarcia,
lasciandole con ferite aperte che poi vengono cucite, senza dare
agli animali alcun antidolorifico. Un'indagine della Peta in
questo settore industriale in Cina ha documentato che i
lavoratori delle aziende agricole connessi a società certificate
sostenibili e responsabili hanno lasciato le oche e le anatre
ferite a morire lentamente. Uccelli morti sono stati trovati in
decomposizione in gabbie e stagni, altri sono stati gettati via
come spazzatura".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA