/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Luciano Canfora racconta Lucrezio

Luciano Canfora racconta Lucrezio

La vita dell'autore del De rerum natura è avvolta nel mistero

ROMA, 26 maggio 2024, 18:15

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

LUCIANO CANFORA, VITA DI LUCREZIO (SELLERIO, PP. 368, EURO 15)

San Girolamo tramandò che Lucrezio divenne folle a causa di un filtro d'amore e che si uccise a 44 anni. Del poeta e filosofo romano Lucrezio, autore del De Rerum Natura, si hanno poche notizie. Luciano Canfora, nel saggio Vita di Lucrezio, rimette a posto i pezzi di una biografia avvolta nel mistero. Il volume, uscito già nel 1993, è ora riproposto da Sellerio in una nuova edizione, nella collana Il divano. Lucrezio, contemporaneo di Cesare e Cicerone, frequentò i più noti letterati del tempo. Il suo capolavoro, il poema De rerum natura, è testimonianza della filosofia epicurea e di una visione scientifica del mondo. Lucrezio, spiega Canfora nel libro, era un intellettuale scomodo; attaccava "la pulsione imperialistica" e "disturbava col suo radicalismo, nella Roma augustea", dava fastidio "il suo sarcasmo verso gli oggetti di culto della restaurazione religiosa voluta da Augusto". Prendeva di mira le pratiche di culto e scriveva che "non costituisce sentimento religioso farsi vedere, apparire in pubblico, sovente col capo coperto da un velo, ovvero fare la riverenza ad un sasso e accostarsi a tutti gli altari possibili o prostrarsi per terra". Criticava il "dominio imperiale" e affermava che "è di gran lunga meglio obbedire tranquillamente piuttosto che voler sottomettere il mondo al proprio impero e impadronirsi del potere supremo".

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza