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Trans*, saggio sulla variabilità di genere

Trans*, saggio sulla variabilità di genere

Libro di Halberstam per giornata della visibilità transgender

ROMA, 01 aprile 2023, 19:34

di Micol Graziano

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

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JACK HALBERSTAM, TRANS* (ODOYA, PP.    224, EURO 16). In occasione della Giornata internazionale della visibilità transgender, che ricorre ogni 31 marzo, arriva in libreria pubblicato dalla casa editrice Odoya il libro dell'americano Jack Halberstam dal titolo 'Trans*. Un saggio insolito sulla variabilità di genere'. Halberstam è saggista, attivista e docente a New York alla Columbia University dove è direttore dell'Institute for Research on Women, Gender e Sexuality. In questo volume Halberstam oltre ad approfondire le dinamiche sociali di ieri e di oggi parla di sé e di come 'nel 2016, alla veneranda età di cinquantaquattro anni, dopo aver vissuto nel mio corpo un po' mascolino ma di donna per oltre mezzo secolo, ho preso un'importante decisione: volevo fare un intervento chirurgico al seno (...) La procedura non riguardava la costruzione della mascolinità del mio corpo; si trattava piuttosto di modificare una parte di quella femminilità che a quel tempo mi definiva'.
    Halberstam spiega che un secolo fa, quando il ricercatore medico britannico Michael Dillon, nato Laura, si sottopose a una doppia mastectomia fu probabilmente il primo intervento di questo tipo della storia: all'epoca i chirurghi plastici erano una rarità. Oggi, invece le cose sono più facili e 'alcune persone transgender possono ottenere la copertura parziale o anche totale dei loro interventi tramite un'assicurazione medica'. L'autore racconta di quando era giovane e si chiamava ancora Judith e lo scambiavano sempre per un ragazzo, i suoi genitori lo costringevano a portare i capelli lunghi e a indossare abiti femminili e gli è stato insegnato come doveva sedersi e camminare. Halberstam in queste pagine volge lo sguardo ai secoli passati e sottolinea che il desiderio di cambiare sesso ha una storia molto lunga; per esempio: il diplomatico, soldato, e spia francese Chevalier d'Éon vissuto tra il Settecento e l'Ottocento, fu prima uomo e poi donna; la spagnola Catalina de Erauso nata nel 1592 e nota con l'appellativo di 'suora tenente', una vita avventurosa iniziata in un convento dal quale fuggì per salpare per le Americhe; Juana Aguilar 'un'ermafrodita che, accusata di "atti contro natura" con donne nel 1803, in Guatemala, fu sottoposta a molteplici esami medici per stabilire se fosse maschio, femmina, entrambi o nessuno dei due'.
    Halberstam considera il corpo una 'casa' inteso come 'progetto architettonico fluido'.
    Il corpo come qualcosa in carne e ossa da costruire, 'i corpi trans* rappresentano l'arte del divenire, la necessità di immaginare e l'ostinazione carnale della transitività'.
    Halberstam si sofferma infine sull'uso dei pronomi e confessa: 'non ho fatto una transizione formale, e certamente ci sono molte differenze tra il mio genere e quello degli uomini transgender sotto ormoni. L'andirivieni tra il lui e il lei rappresenta meglio, in un certo senso, la forma che ha assunto il mio genere a oggi. Non che io sia tutto il tempo una "lei" inequivocabile, ma non sono nemmeno così spesso un "lui" inequivocabile. Penso che i miei pronomi di genere fluttuanti catturino bene quel rifiuto di risolvere la mia ambiguità di genere, che è a sua volta diventata per me una sorta di identità'. Conclude: 'se ti stai chiedendo quale sia il mio pronome e vorresti avere una risposta che ti tolga dall'imbarazzo una volta per tutte, non posso aiutarti'. Il libro contiene una serie di consigli cinematografici, film che raccontano storie di persone trans*, tra cui 'Tomboy' (2011) di Céline Sciamma, 'Boys Don't Cry' (1999) di Kim Peirce, 'By Hook or by Crook' (2001) di Dodge e Howard. Halberstam è noto in Italia anche per il saggio 'L'arte queer del fallimento' (Minimum Fax 2022).
   

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