AA.VV, SENZA MADRE. STORIE DI FIGLI
SOTTRATTI DALLO STATO", (EDIZIONI SCIENTIFICHE MAGI, PP 170,
EURO 16)
Bambini sottratti a madri accudenti in nome di teorie
psicologiche senza fondamento. Calvari giudiziari combattuti a
suon di carte bollate, perizie, incontri protetti, relazioni,
tutto al costo di un fiume di denaro speso in avvocati e
consulenti tecnici per difendere se stesse e i propri bambini
dalla macchina dello Stato. È quello che sempre più spesso
accade alle donne che denunciano la violenza domestica, in un
cortocircuito giudiziario che trasforma le vittime in carnefici,
anche grazie alla teoria, sconfessata dalla comunità
scientifica, dell'alienazione parentale. Una spirale che viene
raccontata nel libro-inchiesta "Senza madre. Storie di figli
sottratti dallo Stato", in arrivo in libreria per Edizioni
scientifiche Magi e frutto del lavoro di dieci tra giornaliste
e attiviste. Clelia Delponte, Franca Giansoldati, Flavia
Landolfi, Silvia Mari, Assuntina Morresi, Monica Ricci
Sargentini, Nadia Somma, Paola Tavella, Emanuela Valente e Livia
Zancaner raccontano, attraverso testimonianze dirette, un
fenomeno sempre più dilagante nei tribunali italiani eppure
ancora sconosciuto alla pubblica opinione. La prefazione è a
firma di Francesca Ceroni, sostituta procuratrice della
Repubblica presso la Corte di Cassazione, mentre la postfazione
è a cura della giornalista Monica Lanfranco.
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