(di Mauretta Capuano)
Conto alla rovescia per l'arrivo in
libreria, il 7 febbraio, di uno dei titoli più attesi del 2023:
'La città della vittoria', il nuovo romanzo di Salman Rushdie
che esce in Italia per Mondadori a sei mesi dall'agguato,
durante un evento letterario nei pressi di New York, in cui
l'autore de 'I versi satanici' è stato gravemente ferito a
coltellate. E' una saga di amore, avventura e mito, una toccante
testimonianza sul potere della narrazione in cui Rushdie ci
porta nell'India del XIV secolo, l'India delle origini. Il libro
esce anche in America il 7 febbraio e nel Regno Unito il 9.
La protagonista della storia è una bambina di nove anni,
Pampa Kampana, distrutta dal dolore per la morte della madre che
insieme ad altre donne è andata incontro alla fine in un rogo
dopo che tutti i loro mariti sono morti in battaglia. "La
vittoria appartiene alle parole" dice Pampa, che vivrà 247 anni,
nel suo poema. Questa ragazza è una incarnazione della dea
dell'induismo Parvati, la moglie di Shiva, che le darà enormi
poteri. Pampa li userà per creare una grande, fantastica città
chiamata Bisnaga, letteralmente "la città della vittoria",
l'impero delle donne. Il compito che la dea le ha assegnato è
proprio quello di garantire alle donne un potere paritario in un
mondo patriarcale. Nella sua lunga vita, la storia di Pampa si
intreccia profondamente con quella di Bisnaga: dalla creazione,
resa possibile grazie a un sacchetto di semi magici, alla
tragica rovina, provocata dall'arroganza dei potenti.
Con il passare degli anni e con l'avvicendarsi dei
governanti, delle battaglie vinte e di quelle perse, il tessuto
stesso di Bisnaga diventerà un arazzo sempre più complesso, al
centro del quale resta però comunque Pampa Kampana. "In questo
modo Pampa Kampana imparò una lezione che ogni creatore dovrebbe
imparare, perfino Dio. Una volta creati i personaggi, si è
vincolati alle loro scelte. Non si è più liberi di forgiarli
nuovamente secondo i propri desideri. Erano quel che erano e
avrebbero fatto quel che avrebbero fatto. Si chiamava 'libero
arbitrio'. Pampa Kampana non poteva cambiarli, se loro non
volevano essere cambiati" viene raccontato nel libro che in
Italia viene pubblicato nella traduzione di Stefano Mogni e Sara
Puggioni.
Convalescente per le ferite dell'accoltellamento del 12
agosto 2022, Rushdie, contro il quale è stata lanciata una fatwa
dopo l'uscita nel 1988 dei 'Versi satanici' che lo ha costretto
a una vita semiclandestina, non farà presentazioni del suo nuovo
romanzo che arriva dopo 'Quichotte' (2019).
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