(ANSA) - ROMA, 26 APR - Un dibattito tra scienza e filosofia
per evidenziare le principali conseguenze politiche, economiche,
morali, culturali, giuridiche e militari dell'intelligenza
artificiale: saranno le "vite digitali" al centro del primo
Festival dell'etica pubblica, prodotto da Ethos Luiss con
Fondazione Musica per Roma e in programma dal 6 all'8 maggio
negli spazi dell'Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone
di Roma. Primo di tre eventi a cadenza annuale che Ethos
organizzerà con l'Auditorium, il Festival si propone di
analizzare il rapporto tra etica e mondo digitale, in
riferimento a questioni come complessità e innovazione sociale,
sostenibilità, religione e spiritualità, cybersecurity e
cyberwar, robotica, sicurezza digitale, sanità, agricoltura,
sviluppo economico, nuovi modelli educativi, human enhancement,
creazione artistico-letteraria. Le tre giornate saranno aperte
da Giuliano Amato, presidente della Corte Costituzionale, Casper
Klynge, vicepresidente di Microsoft Eu con delega agli Affari
Europei, e Mario Rasetti, fisico e teorico della computer
science, a cui seguiranno gli interventi di 50 relatori italiani
e internazionali in presenza. "L'uso pervasivo del digitale con
l'algoritmizzazione dei processi, le forme di intelligenza
artificiale e la robotica avanzata sono la frontiera più
provocatoria dei processi decisionali umani. Questi coinvolgono
non solo la tecnica ma anche il lato più profondo e radicale
dell'autocomprensione dell'uomo, le humanities", spiega il
filosofo Sebastiano Maffettone, fondatore e direttore di Ethos,
l'Osservatorio di etica pubblica istituito nel 2019 presso la
Luiss Business School, "Abbiamo titolato la prima edizione del
festival Vite digitali, a sottolineare il fatto che oggi le vite
di tutti noi si svolgono in parte notevole on line, suscitando
per questo non pochi imbarazzi e problemi". (ANSA).
Le 'vite digitali' al centro del Festival dell'etica pubblica
Tra scienza e filosofia, 50 relatori da 6/5 a Parco della Musica
