"Vorrei esprimere tutta la mia
ammirazione per il popolo italiano, per la serietà con cui ha
affrontato questa situazione di crisi, questa emergenza
sanitaria. Stiamo cercando di imitarvi". Lo ha detto Salman
Rushdie, in collegamento diretto nell'incontro in streaming e
dal vivo, con Marino Sinibaldi e Vito Mancuso sul palco, che ha
chiuso la prima giornata del Festival 'Insieme. Lettori Autori
Editori', che si svolgerà fino al 4 ottobre all'Auditorium Parco
della Musica di Roma, a Massenzio e al Palatino.
Colpito dal Coronavirus, lo scrittore dei "Versetti satanici",
di cui Mondadori ha pubblicato il nuovo romanzo 'Quichotte', ha
raccontato di aver "avuto la fortuna di sopravvivere alla
malattia". "Mi sono ammalato il 15 marzo, alle idi di marzo,
brutta giornata per Giulio Cesare e anche per me. Sono stato
male due settimane e mezzo e adesso sto bene" ha detto. E
dall'esperienza della pandemia ha annunciato che sta per nascere
un nuovo libro. "La pandemia mi ha fatto recuperare dalla mia
immaginazione passata, delle idee, degli elementi narrativi sui
quali adesso sto lavorando nel presente".
"Per molti mesi durante la fase acuta di questa emergenza
sanitaria ho trovato estremamente difficile scrivere. Il
fardello degli eventi della cronaca, il peso del reale era
talmente grande che chiedeva imperiosamente di essere compreso.
A un certo punto mi è sembrato fosse importante fare attenzione
a quello e non avere troppa fretta di scrivere, e così ho fatto.
Nelle ultime settimane le cose sono cambiate e adesso mi trovo a
scrivere cose non direttamente legate alla pandemia da Covid.
Cose che avevo nel retro della mente da un sacco di tempo.
Progetti che coltivavo forse tangenzialmente, in secondo piano,
dietro le quinte. Adesso sono venuti in scena e io li sto
affrontando, me ne sto occupando. Ci sto facendo qualche cosa"
ha spiegato Rushdie.
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