Anilda Ibrahimi con il romanzo "Il tuo
nome è una promessa" (Einaudi, 2017) ha vinto la 33/a edizione
del premio letterario nazionale per la donna scrittrice "Rapallo
Carige". La scrittrice albanese, che da vent'anni risiede in
Italia e scrive in italiano, si è imposta sulle altre due
finaliste: Paola Cereda, in lizza con "Confessioni audaci di un
ballerino di liscio" (Baldini & Castoldi, 2017) e Grazia
Verasani, con "Lettera a Dina" (Giunti, 2016). Nella votazione
congiunta delle due giurie, tecnica e popolare, Anilda Ibrahimi
ha ottenuto 21 voti; 16 voti sono andati a Paola Cereda; 12 a
Grazia Verasani. "Il tuo nome è una promessa" rievoca le vicende
tormentate di una famiglia di ebrei in fuga dalla Berlino
nazista all'Albania di re Zog, con al centro i destini di due
sorelle divise dalla storia, in un quadro mosso e frantumato che
comprende la Tirana del secondo dopoguerra, il clima del regime
comunista e la sua caduta, per ricomporsi infine ai giorni
nostri attraverso la ricerca, in un intreccio di affetti e
legami mai dimenticati. Sono stati assegnati anche i premi
collaterali. Il premio opera prima è andato a Valentina
Farinaccio, nata a Campobasso, trapiantata a Roma, per il
romanzo "La strada del ritorno è sempre più corta" (Mondadori).
Il premio speciale della giuria è stato attribuito a Camilla
Salvago Raggi, genovese residente nel Monferrato, per il libro
di memorie "Volevo morire a vent'anni" (edizioni Lindau).
La cerimonia di premiazione si è svolta a Rapallo, nella tarda
serata di ieri, 17 luglio, per la seconda volta sul lungomare,
per l'occasione chiuso al traffico.
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