Una cronista di nera, Amalia Pinter,
che lavora nel piccolo quotidiano romano 'Il Vero
Investigatore', si trova coinvolta in un intrigo terroristico
internazionale, una strage jihadista alle Maldive. E' la
protagonista del thriller 'Il logista' della giornalista
Federica Fantozzi, pubblicato da Marsilio. Oltre 240 pagine in
cui vediamo Amalia immersa in un'indagine solitaria e senza
tregua. Unico indizio il segreto che si nasconde dietro
all'immagine di uno scorpione dorato.
Terzo romanzo dopo 'Caccia a Emy' del 2000 e 'Notte sul
Negev' del 2001 a cui si aggiunge nel 2013 la biografia di
Enrico Letta scritta con Roberto Brunelli, 'Il logista' ci porta
a Roma nord, a Ponte Milvio, dove Amalia incontra una fiamma dei
tempi universitari, Tancredi, che da anni si è trasferito a
Londra, dove si occupa di logistica di guerra, un lavoro che lo
mette in contatto con servizi segreti e bande paramilitari. Con
la società Stinger Ltd, Tancredi gestisce i trasferimenti di
professionisti in paesi ad alto rischio.
Amalia riceve una telefonata dal giornale e deve correre
sulla Camilluccia a casa di una giovane coppia italiana, vittima
di una strage jihadista durante il viaggio di nozze in un'isola
tropicale. Tancredi la accompagna e la sera la invita a cena nel
suo appartamento ma, lei lo trova morto accanto a una bottiglia
di whisky e cristalli di droga. La pista degli investigatori è
il suicidio che convince anche le persone più vicine alla
vittima tra cui zio Doug, la fidanzata Iris, anche socia in
affari e Adam, l'amico libanese con cui Tancredi si confidava.
Ma per l'ambiziosa e un po' scombinata Amalia le cose si
complicano dopo aver ricevuto un biglietto con l'immagine di uno
scorpione dai contorni dorati e l'avvertimento di una minaccia.
La giornalista comincia una corsa contro il tempo per scoprire
di quale segreto era in possesso Tancredi.
Il thriller, tra i generi preferiti dalla Fantozzi, ci mostra
anche una città in decadenza, Roma, e la Londra degli affari
sporchi.
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