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Giampaolo Morelli: "Sulle commedie dobbiamo ritrovare la strada"

Giampaolo Morelli: "Sulle commedie dobbiamo ritrovare la strada"

Gira Una fottuta bugia di Ansanelli. Presto 4/o film da regista

ROMA, 02 gennaio 2024, 19:16

di Francesca Pierleoni

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Tornare a un'idea di commedia anche coraggiosa e sferzante, che non abbia paura dell'irriverenza e dell'ironia: è il senso del percorso che sta seguendo come attore e regista Giampaolo Morelli, in questi giorni a Roma sul set di una nuova dramedy da protagonista, qui insieme a Emanuele Propizio, Una fottuta bugia di Gianluca Ansanelli, con un cast che comprende Antonia Fotaras, Mariano Rigillo, Gianmarco Tognazzi, Antonello Fassari, Antonella Fattori e Marit Nissen.

"Abbiamo perso per troppi anni la nostra strada. Per una cultura che poi non è la nostra abbiamo addolcito un po' troppo - dice Morelli all'ANSA in una pausa della lavorazione (si concluderà a gennaio in Calabria) -. Invece è la commedia a volte più amara, che fa riflettere di più, quella che più ci appartiene: l'abbiamo nel dna". Il film, prodotto da Play Entertainment con Agresywna Banda, il supporto di Lazio Cinema International 2022 e il sostegno della Fondazione Calabria Film Commission, parte da Pietro (Propizio) un quasi trentenne ex-enfant prodige della pubblicità, adesso puntualmente scartato ai provini, che sbarca il lunario insegnando teatro ai bambini della parrocchia. Vive in un appartamento della diocesi con Nicolas (Morelli), un infermiere casinaro e menefreghista, divorziato con moglie e figlio a carico. Quando i due rischiano di essere sfrattati dal prete, Nicolas inventa un'orrenda bugia, dicendogli che il suo inquilino è malato di cancro. Pietro vorrebbe confessare la verità ma il piano cambia quando incontra Claudia (Fotaras), una ragazza veramente malata, che nonostante le sue gravi condizioni, reagisce con una grande energia vitale. "Gianluca ed io siamo come fratelli, lavoriamo insieme, a teatro e facendo cabaret, da quando eravamo ragazzi a Napoli. Ho in lui una grande fiducia, oltre che stima e affetto. Abbiamo in comune l'essere molto attenti alle sceneggiature, rivolgendo sempre lo sguardo allo spettatore e non al fare una semplice analisi sociale. Noi vogliamo offrire, al tempo stesso, riflessione e intrattenimento", sottolinea. In Una fottuta bugia "mi è piaciuto molto questo personaggio, che ricorda tanto la grande commedia che facevamo. È cinico, se vogliamo anche scorretto, un praticone che pensa all'essenziale. Un'attitudine legata anche al mestiere che fa: quando lavori sempre a contatto con il dolore purtroppo a volte metti una barriera, un filtro per proteggerti, tra te e il resto del mondo, e puoi perdere la capacità di empatia".

Con Emanuele Propizio "sul set sta andando benissimo, è un ragazzo straordinario, un vero talento con una grande naturalezza. Poi è bella la differenza di età, carattere e di cultura che portiamo con i ruoli, arricchisce tanto il film e i personaggi". Questo per Morelli è il secondo film dell'anno girato con Gianluca Ansanelli, dopo Come incasinare i tuoi genitori, con Carolina Crescentini, di cui si sono concluse le riprese pochi giorni fa. "Quello è un family pensato soprattutto per i bambini, l'atmosfera è totalmente diversa. È questo il bello del nostro lavoro, attraversare i generi e sperimentare". È l'obiettivo di Morelli anche come regista: ha da poco terminato il suo terzo film davanti e dietro la macchina da presa, Falla girare 2 (fra gli interpreti anche Christophe Lambert) per Prime Video: "Ho potuto fondere l'action con il comedy, mettendoci dei personaggi un po' più scorretti e cinici. Mi appresto adesso alla regia del mio quarto film, sarà una dramedy, il titolo è L'amore e altre seghe mentali". Morelli, intanto, è già protagonista a dicembre su Sky con Non Ci Resta Che Il Crimine - La Serie e su Netflix nei panni di un ladro che si traveste da Babbo Natale nella commedia In fuga con Babbo Natale di Volfango De Biasi, remake del successo francese Un amico molto speciale con Tahar Rahim. "In tutte le scelte che faccio cerco il più possibile personaggi che abbiano anche delle ombre, dei chiaroscuri". Si può pensare anche a un possibile ritorno di Coliandro? "Non si sa, dico solo che - risponde con un sorriso - quando la Rai chiama, noi ci siamo" .

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