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John Woo ama le sfide, un revenge movie senza parole

John Woo ama le sfide, un revenge movie senza parole

Silent Night in sala con Plaion Pictures

ROMA, 30 novembre 2023, 17:41

(di Francesco Gallo)

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

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 C'è bisogno di parole? John Woo sembra dire un secco no, almeno se si tratta di un action movie con al centro la giusta ossessione, una vendetta da portare avanti. È il caso dell'ultimo film del maestro di Hong Kong, Silent Night - Il Silenzio della Vendetta, in sala con Plaion Pictures, dove le parole si sentono solo al 69/mo minuto, ovvero a due terzi, e arrivano indistinte da una radio della polizia.
    Certo in un film del genere un muto può far comodo e così John Woo non solo lo mette, ma ne fa il protagonista.
    Questa intanto la storia. La notte prima di Natale, una famiglia americana come tante si prepara a trascorrere una piacevole giornata insieme quando, durante una passeggiata, il figlio muore colpito da una pallottola vagante di una sparatoria tra bande rivali.
    Brian Godlock (Joel Kinnaman), il padre del bambino, si mette subito alla ricerca dei colpevoli, ma quando si confronta con il capo della banda, il multi-tatuato Playa, quest'ultimo lo ferisce alla gola. Brian riesce nonostante tutto a sopravvivere, ma perde la capacità di parlare. Con la moglie, Saya, inizia per lui un lungo lutto pieno di malinconia, ma dopo un po' la donna rinuncia e decide di lasciare la loro casa. Brian, dopo questo ennesimo abbandono, trova ancora di più la motivazione di cui ha bisogno per portare avanti la vendetta. Si dà un anno di tempo per prepararsi e alla vigilia di Natale, esattamente dopo un anno, sarà pronto a farsi giustizia.
    "Sorpresa, sorpresa e sorpresa. La sceneggiatura è piena di sorprese, ed è una delle principali ragioni per cui l'ho scelta.
    Mi è piaciuta molto fin dall'inizio perché mi piacciono le sfide" ha detto del film il regista.
    E ancora John Woo: "Fare un film senza dialogo è più difficile.
    Devi pensare più del solito trovare nuovi modi, uno stile nuovo e un linguaggio unico per raccontare la storia. Serve ancora un linguaggio visivo unico, suono e visione diventano fondamentali, prendono il posto del linguaggio. Non è facile.
    Serve molta riflessione".
    Insomma una sfida quella di John Woo (classe 1946), regista di film come A Better Tomorrow (1986), The Killer (1989) o Bullet in the Head (1990). E poi dopo Hong Kong, a Hollywood dove ha girato grandi blockbuster come Face/Off (1997) e Mission: Impossible 2 (2000).
    Ora se sia una sfida vinta da parte del Leone d'oro alla carriera alla Mostra del Cinema di Venezia nel 2010 è difficile da giudicare anche se, va detto, non ci si annoia mai nel vedere Silent Night anche perché, capita la sfida, si partecipa di gusto nel vedere come la porta avanti.
    Comunque parte della critica internazionale non ha molto apprezzato il film sceneggiato da Robert Lynn soprattutto per la scelta del protagonista su cui è piovuto il peso più grande: affidare tutto al suo volto e nulla alla parola.
    Joel Kinnaman, attore svedese naturalizzato americano, famoso per aver interpretato Alex Murphy in RoboCop (2014) e Rick Flag in Suicide Squad (2016) e in The Suicide Squad - Missione suicida (2021), non sembra troppo dotato in questo ruolo. E questo non certo per il fisico ben definito ed elastico, ma perché al volto spesso manca la parola.
    Nel cast, oltre Joel Kinnaman: Kid Cudi, Catalina Sandino Moreno, Vinny O'Brien, Yoko Hamamura, Harold Torres e Anthony Giulietti.
   

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