Testimonial di un manifesto, salumiere, cassiere di un supermercato, giocatore di bocce e rider. Sono i molti ruoli-cameo che con grande ironia Pier Luigi Bersani, politico e fondatore del Pd, ricopre al suo esordio al cinema nel corto di venti minuti, Coupon Il film della felicita' di Agostino Ferrente, presentato stamani a Roma e che passera' il 29 al Festival di Torino nella sezione corti fuori concorso. "Intanto vi assicuro che non faro' l'attore - scherza oggi Bersani a Roma per presentare il corto -. L'ho fatto perche' penso che l'autoironia sia un meccanismo di salute mentale da consigliare anche i miei colleghi E poi mi e' piaciuta l'idea di questo film che credo rappresenti in qualche modo la realta' e soprattutto che se c'e' una possibilita' di felicita' e solo nella relazione con gli altri". La politica aiuta a diventare attori? "È esattamente il rovescio, essere normali serve a fare il politico. Quello che mi ha aiutato a fare politica e' la realta' , starci dentro. Questo film e' amaro e drammatico perche' racconta la realta' dove se non riesci avere un sistema di relazione c'e' la solitudine". Tutto si svolge in una Roma deserta d'agosto. Qui Andrea (Andrea Satta, cantante dei Tetes de Bois) ha una sola mission accumulare punti per il Coupon della Felicita' . Cosi' vive come una sorta di Buster Keaton in bianco e nero in una Roma a colori. E mentre canta ossessivamente la sua canzone (Coupon Il film della felicita' ) in questo corto-musicarello, si avventura con la bici per raggiungere un supermercato dove acquistare scatolette di tonno, di cui e' allergico, ma che continua ad accumulare per ottenere i punti che gli faranno vincere il misterioso Coupon della Felicita' . Nel cast del film anche Milena Vukotic, la poetessa Maria Grazia Calandrone e l'attore Paolo Lombardi. E ancora Bersani sul tema della solitudine: "Intanto la solitudine e' infelicita' . Papa Francesco nelle sue encicliche le parole che usa di piu' sono isolamento, disarticolazione, distanza, scisma tra individuale e collettivo. La solitudine crea dei vuoti d'aria non consente insomma a certe realta' di farsi massa critica. Occorre una piattaforma che vede la politicita' di questa solitudine incombente. Se invece hai una linea politica che d'istinto e' corporativa, che va per dissociazioni, per categorie, questo problema si accentua come si vede anche in questo film". Infine dice il regista de L'orchestra di Piazza Vittorio: "Non saprei spiegare cos'e' Coupon, il film della Felicita' : e' un filmino anomalo, un piccolo Ufo cinematografico che non saprei proprio in quale genere o categoria incasellare. È un video-clip espanso? Un corto musicale? Un musicarello? Un ibrido tra un videoclip e un film muto? Un divertissement, una scommessa/promessa tra amici cari, o forse un album di fotografie in musica, o ancora una filastrocca un po' canzone un po' film…Ai posteri l'ardua sentenza…".
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