/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Marco Leonardi, Il mio posto è qui, tra emancipazione e libertà

Marco Leonardi, Il mio posto è qui, tra emancipazione e libertà

Con Ludovica Martino in film di Bortone e Porto. Al via set

ROMA, 08 marzo 2023, 19:23

di Francesca Pierleoni

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

Una storia "molto bella" di emancipazione e ricerca della libertà, "su un'amicizia profonda, pura, pulita" ambientata nella Calabria degli anni '40 tra Marta (Ludovica Martino) ragazza madre e "Lorenzo, interpretato da me, l'unico omosessuale del paese, almeno l'unico di cui si sappia in giro. Nasce un legame tra loro come tra fratello maggiore e sorella: Lorenzo si rende conto che tutte le ingiustizie che ha vissuto lui, le sta affrontando anche Marta". Così Marco Leonardi, attore che ha lavorato con maestri come Giuseppe Tornatore, Ridley Scott, Alfonso Arau, Abel Ferrara, John Irvin, Dario Argento e Robert Rodiriguez descrive all'ANSA il suo nuovo film appena andato sul set in Calabria, Il mio posto è qui, scritto e co-diretto da Cristiano Bortone e Daniela Porto, anche autrice del romanzo (presto in libreria con Sperling e Kupfer) da cui nasce la storia.    
Il film, prodotto da Orisa Produzioni, con il sostegno di Fondazione Calabria Film Commission, Apulia Film Commission e Regione Lazio (Fondo Lazio Cinema International) è ambientato all'indomani della fine della Seconda Guerra mondiale, in un piccolo paese calabrese, dove c'è l'incontro tra Marta (Ludovica Martino, già interprete fra gli altri di Skam Italia e I migliori giorni), ragazza madre, promessa in sposa ad un uomo che non ama, e l'assistente del parroco, Lorenzo (Leonardi), omosessuale, conosciuto come 'l'organizzatore dei matrimoni'. Il loro legame porta Marta a sfidare i pregiudizi della comunità che li circonda e a lottare per trovare il proprio posto nel mondo come donna. "Lorenzo è stato umiliato, la sua dignità è stata calpestata, non è mai stato libero di vivere la propria natura" spiega Leonardi, nato a Melbourne da genitori calabresi e tornato in Italia con la famiglia a quattro anni. "Questo è un ruolo che ho sempre desiderato fare anche per dare voce a tutte quelle persone che anche oggi devono nascondere la propria natura. Se pensiamo che ancora capita che dei ragazzi omosessuali vengano picchiati in strada... qualcosa di inconcepibile. Io credo nella libertà dell'anima e di essere se stessi".    
Per Leonardi, Il mio posto è qui rappresenta anche la possibilità di allontanarsi "un po' dai ruoli con i quali il pubblico mi identifica di più, dal Pibe de Oro, in Maradona - La mano de Dios di Marco Risi a un capo della 'ndragheta in Anime nere di Francesco Munzi". Questo personaggio "è un tuffo dentro di me, il mio obiettivo è essere il più vero possibile, trasmettere la sua solitudine e dolcezza, ma anche la sua rivalsa. Voglio dare i colori giusti a Lorenzo. E' un ruolo che mi sta insegnando molto". Come a lui "anche a Marta, nella società di quell'epoca vogliono negare la libertà di scegliere".     Oggi "sicuramente si sono fatti grandi passi avanti nei diritti per le donne, ma a volte ho l'impressione siano solo belle facciate. Quando si arriva al dunque, ritornano certi atteggiamenti maschilisti, certe chiusure. E' una strada che deve continuare, bisogna abbattere queste barriere. Guardiamo anche a quanto sta succedendo nei paesi arabi. Bisogna supportare il cambiamento e portare avanti il rispetto in prima persona, ogni giorno, un impegno anche mio, verso le donne, in famiglia, verso la mia compagna Antonella che mi sostiene sempre molto, verso i miei figli, verso se stessi, verso l'altro". Per Leonardi, che ha lavorato con tantissimi autori, "oggi una delle motivazioni principali nell'accettare un ruolo è la sfida, poter essere una voce che urli qualcosa di forte e importante". In questo caso "prima di parlare con Cristiano Bortone ho visto il suo film Rosso come il cielo in cui ho colto la sua profonda sensibilità; sa raccontare le storie molto bene, ne sa cogliere i sentimenti giusti"

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza