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Berlino: Sean Penn, "Putin bullo e criminale di guerra"

Berlino: Sean Penn, "Putin bullo e criminale di guerra"

La frase di Zelensky in Superpower: non si vola con un'ala sola

BERLINO, 18 febbraio 2023, 19:11

di Francesco Gallo

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

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SUPERPOWER è il racconto di un innamoramento, "un film d'amore nonostante parli di guerra", dice Sean Penn alla 73/a edizione del Festival di Berlino dove ha presentato questo documentario fuori concorso co-diretto con Aaron Kaufman. Un film duro, senza troppe concessioni, che denuncia ciò che non è stato fatto, e forse non si farà mai, e che è oltre la stessa guerra ucraina e il presidente Zelensky perché, come ha sottolineato più volte il regista-attore, non si tratta di un conflitto locale, ma di una cosa che "riguarda tutti noi contro Putin che è un bullo e un criminale di guerra".
    Ma forse la frase chiave di SUPERPOWER, quella che sintetizza meglio tutto è quella dice lo stesso presidente ucraino in una delle sue conversazioni con Penn in cui spiega come il suo Paese è stato messo nella posizione di resistere quanto basta per rimanere in vita, ma non di vincere. "Per volare, hai bisogno di due ali - dice ironico Zelensky a Penn -, così non darmi una sola ala per poi chiedermi di volare: non volerò mai con un'ala." E ancora Penn in una conferenza stampa strapiena: "Questo ci tengo a dirlo è un film di parte, perché questa non è una guerra ambigua. Con questo docu volevo mostrare l'assoluta unità e compattezza dell'Ucraina nel perseguire tutto ciò che rende la vita degna di essere vissuta".
    L'attore e regista americano ha poi più volte sottolineato all'incontro stampa la necessità di aiutare Kiev con "armi di precisione a lungo raggio" e di fornire all'Ucraina "l'hardware" per difendersi.
    Come spesso accade con i documentari, il progetto iniziale di SUPERPOWER era del tutto diverso: si trattava infatti di indagare sulla figura del leader ucraino recentemente eletto e con un passato di ex attore e comico. Questo aveva spinto Penn e il co-regista Kaufman e il produttore Billy Smith ad andare in Ucraina nel novembre 2021, ma il 24 febbraio, mentre i due filmmaker si trovano a Kiev, Putin invade il paese e inizia così una guerra feroce e che sembra non finire mai.
   

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