Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Bombay Beach, se gli artisti arrivano in una città 'fantasma'

Bombay Beach, se gli artisti arrivano in una città 'fantasma'

A Locarno docu Last Stop before Chocolate mountain di Della Sala

ROMA, 09 agosto 2022, 18:59

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

Una cittadina utogestita, quasi fantasma, con piccole case di lamiera e muratura, 'resti' di un abbandonato luogo di vacanza, in mezzo al deserto, nato negli anni '50 intorno al Salton Lake, il lago artificiale più grande della California (890 kmq), sempre più arido a causa dell'inquinamento delle acque e la salinità della zona. E' Bombay beach, diventata 'casa' per una comunità di persone a volte con un passato e un presente difficile, rivoluzionata negli ultimi anni dal progetto della Bombay Beach Biennale, che ha reso la zona 'residenza di artisti e luogo di eventi, installazioni e festival. Una trasformazione che viene raccontata dal documentario Last Stop before Chocolate mountain di Susanna Della Sala, prodotto dalla Doclab di Marco Visalberghi (Sacro Gra) che debutta nella Semaine de la Critique al Locarno Film Festival e ancora prima del debutto è stato acquisito per le vendite internazionali dalla Taskovski Films.
    Il film non fiction girato nell'arco di anni, unisce il racconto di un luogo abitato da pochi coraggiosi, 'creature della ruggine', in cerca di un posto economico dove vivere o dove ricominciare, inizia a cambiare volto. Tra i motori della trasformazione c'è il filmmaker Tao Ruspoli, figlio del principe Dado Ruspoli, molto lontano dalla mondanità e le scelte del padre, che compra una casa a Bombay Beach dove trasforma l'arido cortile in giardino. Il primo passo, attraverso il quale grazie all'aiuto e al supporto di alcuni abitanti locali aperti ai cambiamenti, inizia a proporre ad amici artisti di trasferirsi (alcuni lo fanno definitivamente altri per dei brevi periodi) a Bombay Beach, anche per sfuggire ai costi sempre più alti di case e appartamenti nelle città californiane. Così iniziano ad apparire nell'area installazioni, statue, si organizzano concerti, da Monteverdi alla musica underground, happening, incontri. Un nuova vita che crea anche tensioni.
    "Per Susanna della Sala "il film incarna un desiderio collettivo sia disperato che gioioso di accettazione e senso di appartenenza".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza