"Amare a settanta anni si può se si
ha coraggio. Avere paura di amare è come mettere fine alla
propria vita, mentre bisogna prendersi i propri rischi e
decidere che tipo di vita vuoi avere". Parola di Fanny Ardant,
protagonista de I GIOVANI AMANTI di Carine Tardieu già alla
Festa di Roma e dal 23 giugno in sala con I Wonder Pictures. Ad
innamorarsi nel film sono la settantenne Shauna (Ardant),
architetta in pensione che da tempo ha rinunciato ad ogni
coinvolgimento emotivo, e Pierre (Melvil Poupaud), medico
quarantacinquenne felicemente sposato e padre di famiglia.
Il fatto è che lui vede Shauna come una donna attraente
tanto da mettere in crisi la sua vita familiare che va presto a
rotoli. E mentre la donna lotta con emozioni che credeva
appartenessero al passato, scopre anche di essersi ammalata di
una malattia degenerativa che la condanna a una vita breve
quanto a coscienza.
"Quello che mi è piaciuto del film è stato quando il mio
personaggio non capisce ancora bene cosa gli sta capitando -
dice la Ardant -. Sapere se sei davvero innamorato, lottare
verso questa idea e poi alla fine tuffarsi. Anche quando il mio
personaggio si ammala - continua l'attrice 73enne - e vuole
rinunciare, fermarsi, non ce la fa. L'amore è più forte di lei".
Parlare di un amore fuori dalle età più o meno canoniche, dice
la regista: "È stato come rompere un tabù. L'amore può capitare
anche a 75 anni".
E ancora la Ardant: "Tutti alla fine vogliono amare. E di
amore si parlerà sempre. Quando invece si comincia a parlare di
gloria e potere allora è la fine anche perché su queste cose c'è
davvero poco da dire".
Uno dei problemi di oggi spiega poi l'attrice: "È il fatto che
si pensa solo al corpo, quella che conta sembra essere solo la
parte sessuale che non è certo la più importante".
La scelta di fare questo film difficile? "Inizialmente ho
pensato di non farlo. Credevo fossi costretta a fare scene che
neppure da giovane mi sono mai concessa, ma poi ho capito che lo
spirito de I GIOVANI AMANTI era diverso".
Come sceglie i ruoli? "In questo non sono molto professionale
perché ho sempre solo fatto parti che mi piacevano. Posso anche
fare ruoli che il pubblico detesta, l'importante è che piacciano
a me".
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