/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Luzifer, purezza, diavolo e esorcismi, tra madre e figlio

Luzifer, purezza, diavolo e esorcismi, tra madre e figlio

A Locarno in gara il dramma di Brunner prodotto da Seidl

LOCARNO, 11 agosto 2021, 20:20

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

C'è una domanda ricorrente, 'Dov'è il diavolo?' in Luzifer dell'austriaco Peter Brunner, il film, ispirato a una storia vera, prodotto da un maestro nel mostrare le fragilità umane, fisiche e morali, come Ulrich Seidl, che debutta nel concorso internazionale del Locarno Film Festival, dove potrebbe conquistare qualcuno dei maggiori premi. A fuggire dal diavolo è Maria (Susanne Jensen, in una performance strepitosa, nella quale si mette totalmente in gioco, emotivamente e fisicamente), una madre votata a Dio, dopo un passato da bambina abusata e giovane donna alcolista che per salvare se stessa e il figlio Johannes (l'altrettanto bravo Franz Rogowski, che è anche protagonista del nuovo film di Gabriele Mainetti, Freaks out) dalle tentazioni, ha deciso di isolarsi con lui in un paesaggio montano apparentemente incontaminato. Il ragazzo, ora ventenne, non è andato a scuola, possiede le facoltà mentali di un bambino ed ha per unico amico Arthur, l'aquila che ha allevato. La vita di madre e figlio scorre tra preghiere, ricordi devoti del compagno morto della donna, che l'ha salvata, e punizioni corporali, spesso autoinflitte, basate soprattutto su acqua gelata e cilicio. Un mondo irreale di fede delirante che rischia di venire annientato da alcuni speculatori interessati a quella parte di montagna.
    Un'intrusione che annienta le certezze dei due protagonisti, fa emergere alcuni devastanti segreti e porta a un esorcismo. Per essere credibili "ci siamo ascoltati a vicenda - ha spiegato Rogowski al Festival - e poi CON un po' di 'gentile aggressività' abbiamo messo i nostri bisogni giornalieri da parte. Il regista, Peter Brunner e Susanne Jensen mi hanno aiutato ogni giorno con un'energia che ispirava".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza