"Non sapevo chi fosse Elena Ferrante,
non l'ho mai saputo, ma per me è stato immediato il rapporto con
la sua scrittura. Mi era chiarissimo che fosse l'opera di una
scrittrice prodigiosa". Lo ha raccontato Mario Martone,
nell'incontro ravvicinato di cui è stato protagonista alla Festa
del Cinema di Roma, in occasione della proiezione della versione
restaurata de L'amore molesto, il film del 1995 con una
straordinaria Anna Bonaiuto, vincitore di tre David Di Donatello
e tratto dal romanzo della misteriosa scrittrice.
"Elena Ferrante, come i grandi scrittori russi, è universale
- ha detto il regista - però tu arrivi a quella universalità
attraverso il dettaglio, da un umore al tanfo di un'osteria.
L'amica geniale ne è il chiaro esempio". Martone era anche fra i
nomi che Elena Ferrante aveva indicato come registi che le
sarebbero piaciuti per la serie da L'amica geniale: "Mi ha fatto
piacere, dimostrava la stima che lei ha per me. Poi la serie
l'ha fatta Saverio Costanzo, regista bravissimo".
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