Il cammino lungo la Route Lister, nei
Pirenei Sud Orientali, dei profughi della Guerra civile
Spagnola, tra cui tre miliziani antifascisti, in fuga da Franco
nel 1939. E un anno dopo, sullo stesso sentiero, ma in direzione
opposta, il filosofo Walter Benjamin, una donna e suo figlio, in
fuga dal nazismo. Un movimento che fa pensare a quelli in atto
nell'Europa contemporanea che il regista indipendente Fabrizio
Ferraro porta sul grande schermo ne 'Gli indesiderati d'Europa'
con Euplemio Macrì nel ruolo del filosofo.
Presentato in prima mondiale all'International Film Festival
di Rotterdam il 26 gennaio scorso, il film, in bianco e nero,
esce nelle sale italiane il 24 aprile con prime tappe
Bardonecchia e Genova. La programmazione, accompagnata da
Ferraro, proseguirà poi a Milano, Bologna, Roma, Perugia,
Napoli. E' un film coraggioso, una sfida per lo spettatore
immerso per 111 minuti in riprese scure e nel respiro di quei
sentieri sofferti, delle terre di confine, dove dominano gli
elementi naturali.
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