CANNES, 21 MAG - Quando hai dato vita ad un personaggio
potente, ''gladiatore", una specie di "animale selvatico pieno
di ammaccature, umanissimo e imperfetto e per questo cosi'
bello" - sono le parole della scrittrice Margaret Mazzantini -
finisce che te lo porti dentro per un bel po', che ti continua a
vivere per quello che ti ha smosso dentro. "E allora ho pensato
che Fortunata la porto a Cannes per davvero, le faccio vivere
quest'esperienza e sul red carpet anziche' Jasmine Trinca c'e'
anche lei, minigonna, zeppe alte e tanti colori" dice all'ANSA
l'attrice protagonista al festival nel concorso di Un certain
regard del film di Sergio Castellitto da ieri in sala. Farsi
capire e' una cosa bellissima. "La critica? E' un alligatore
misterioso - dice Castellitto - con quale diritto ti indigni
perche' un film non ti e' piaciuto, l'occhio puro e' quello
delle persone". Con Fortunata la coppia Castellitto-Mazzantini
ha fatto un'ulteriore passo in avanti. Hanna Schygulla
interpreta la madre dell'amico fraterno di Fortunata.
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